NAPOLI AL MONDIALE – Le pagelle degli azzurri in Brasile: super Mertens, ora si aspetta Insigne

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Ecco il bilancio dei calciatori del Napoli, dopo la prima giornata del Mondiale. Tanti segnali positivi e poche sorprese al primo giro di boa. Aspettando, magari, di assistere al debutto di Insigne.

MERTENS 7,5
(Belgio-Algeria 2-1)

E’ da un bel po’ che ormai non ci sorprende più. Ciò che magari lascia perplessi è la scelta di Wilmots di tenerlo in panchina per gran parte della partita. Ma il belga, umile combattente, nemmeno ci avrà pensato. Entra e subito comincia a martellare sulla fascia di Ghoulam, finché non trova il gol che vale il successo con un gran tiro su assist di Hazard. Imprescindibile per questa squadra. Citando Reina, “ma quant si gruoss piccolino”!
HIGUAIN 6,5
(Argentina-Bosnia 2-1)

Sabella gli preferisce Aguero dal primo minuto, in un inedito 3-5-2, poco avvezzo alle caratteristiche degli argentini. Il tecnico se ne accorge e decide di dare più peso all’attacco con il Pipita, che subentra all’intervallo. E non ci mette molto a mettere la sua firma sulla partita: è con lui, infatti, che Messi triangola prima di saltare un paio di difensori e battere Begovic. Ma dopo l’assist alla Pulce, diventa evanescente. I compagni, inoltre, nemmeno lo cercano molto. Eccezion fatta per Messi, con cui mostra una certa intesa…
GHOULAM 6,5
(Belgio-Algeria 2-1)
Potrebbe meritare di più, perché insieme al suo portiere è il migliore dell’Algeria. Sa quando può permettersi di spingere sulla fascia ed è da un suo bel cross che nasce il fallo da rigore di Vertonghen su Feghouli. Ma quando entra Mertens soffre parecchio e il belga trova il gol proprio dal suo lato.
ZUNIGA 6,5
(Colombia Grecia 3-0)

Meno offensivo del solito perché ha dinnanzi a sé Cuadrado, che non è incline a ripiegamenti. Fino al 2-0, l’esterno del Napoli contiene bene, anche perché sono rare le sortite dei greci dalle sue parti. Quando ormai il risultato è acquisito, si permette qualche discesa con più serenità, facendo vedere anche qualche bel colpo: finalmente è stato recuperato e può rivelarsi fondamentale per la Colombia e per il Napoli.
BEHRAMI 6
(Svizzera-Ecuador 2-1)
La sufficienza è tutta dovuta alla caparbietà e alla generosità che ci mette quando al 93′ resiste a un’entrataccia a centrocampo e imitando il miglior Diego si rialza dopo un paio di capriole, lanciando il contropiede decisivo per la vittoria della Svizzera. Il resto della gara, però, mostra i soliti limiti in fase di impostazione.
INLER 5,5
(Svizzera-Ecuador 2-1)

Quasi come sopra. La differenza è che lui non fa ripartire nessun contropiede e dovrebbe avere doti tecniche maggiori rispetto a quelle di Behrami. Per non parlare della poca velocità di manovra. Va in difficoltà nella prima mezzora, poi cerca (sempre a suo modo) di dare il suo contributo. Ci si aspetta di più.
FERNANDEZ 5,5
(Argentina-Bosnia 2-1)

Impensabile credere, fino a due anni fa, che è a lui (con Garay) che Sabella decide di affidare le chiavi della difesa dell’Argentina. Fernandez ripaga l’allenatore della fiducia che gli concede, con una bella prestazione: ordinato, composto, puntuale nelle chiusure e nelle diagonali. Ma è sempre lui, però, che si perde Ibisevic in occasione del gol della speranza della Bosnia e meno male che la sua (unica) disattenzione non abbia conseguenze peggiori.
NON UTILIZZATI: Henrique, Reina, Albiol, Dzemaili, Insigne.
Niente campo per cinque azzurri, ma dopo il debutto disastroso della Spagna, non è da escludere che Del Bosque possa affidarsi a Reina nella partita di stasera contro il Cile, visto che Casillas non ha ben figurato contro l’Olanda. Per Insigne, invece, contro la Costarica potrebbe essere l’occasione giusta per avere qualche minuto e mettersi in mostra agli occhi di Prandelli.

 

AZZURRI… A META’
ARMERO 7 (in prestito al West Ham)
(Colombia-Grecia 3-0)

Una partita a tutto tondo per il laterale del Napoli. Inizia subito con un gol, significativo non tanto per l’esecuzione (tra l’altro deviata) ma per il movimento perfetto che gli permette di battere in porta. Spinge molto, ma dalle sue parti Torosidis ogni tanto fa capolino e il colombiano più volte riesce a concedergli solo il cross dalla trequarti.
VARGAS 5,5 (in prestito al Valencia)
(Cile-Australia 3-1)

Franjic e Spiranovic (i centrali dell’Australia, ndr) lo limitano senza fare troppa fatica, sebbene il cileno abbia fatto meglio anche contro difese più qualificate. Viene sostituito a 5′ dal termine con Pinilla e chissà che il cagliaritano non possa essere preferito in vista della sfida con la Spagna.

 

Di Salvatore Malfitano (Twitter: MalfiToto)

 

 

 

 

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