Direttamente dal ritiro della sua Svizzera, Valon Behrami ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano ‘Il Corriere del Ticino’:
“Vincere la partita d’esordio era cruciale. Il primo match è sempre il più complicato.
Contro la Grancia sarà una partita diversa, sì. Domenica, pur sbagliando tanto e trovando pochi spazi, abbiamo sempre tenuto il pallino del gioco, eravamo noi quelli propositivi mentre l’Ecuador ci aspettava.
La Francia invece ci obbligherà a rimanere di più nella nostra metà campo, ad essere molto più attendisti. Bisognerà essere più bravi come squadra.
Sono felice di aver dato il via all’azione della vittoria; ho visto anche le reazioni a casa, le piazze piene, la gioia dei tifosi, è un’emozione che ci porteremo dentro a lungo. Nei momenti di difficoltà qui in Brasile, ricorderemo quell’azione.
Al gol vittoria mi sono lasciato cadere a terra. Ero sfinito, non avevo più forza. Poco dopo sono stato assalito dai miei compagni, mi hanno travolto con il loro entusiasmo. Non riuscivo a respirare, quasi. È stata un’emozione indescrivibile, fortissima: è il motivo per cui facciamo questo mestiere.”