L’Adidas è al centro di una protesta animalista di portata globale, a causa di una campagna pubblicitaria per i Mondiali in Brasile a dir poco fuori dagli schemi. De Rossi, Podolski, Alves, Costa e Robben hanno posato per il noto marchio con un cuore sanguinante tra le mani, sostenendo di dare tutto (compreso il proprio cuore) per la Nazionale che rappresentano. Il cuore in questione però, come ovvio, non era di certo quello pulsante dei campioni in questione, bensì di un animale che, stando a quanto dichiarato da alcune organizzazioni, sarebbe stato macellato al solo scopo di offrire materiale pubblicitario.
Four Paws, organizzazione per la tutela degli animali, ha dichiarato: “Podolski dice che darà il suo cuor eper la nazionale ma in realtà quello che stringe tra le mani è il cuore sanguinante di un povero animale innocente. È già abbastanza brutto che gli animali vengano macellati per il cibo ma in questo modo è ancora più assurdo”.
Il vento di protesta si è sollevato anche in Italia, dove ha far sentire la propria voce è stato Lo Sportello dei Diritti: “L’uomo non può ironizzare sulla morte degli animali da macello. Farlo non è illegale, ma sicuramente è immorale”.
Adidas ha prontamente risposto alla polemica con un comunicato: “Non è certamente intenzione di Adidas offendere la sensibilità delle persone. Per questo Mondiale è stato deciso di rappresentare graficamente i giocatori Adidas delle varie Nazionali pronti a dare il cuore per la propria Nazione. La campagna “all in or nothing” infatti è basata sul concetto di dare tutto per alzare la Coppa del Mondo. Si è voluto rendere le immagini più veritiere possibili per rappresentare la passione che giocatori e tifosi provano nei confronti della Coppa del Mondo. Il cuore è stato acquistato in una macelleria, quindi disponibile ad uso alimentare. Gli animali sono stati macellati in linea con le vigenti normative”.