Anche Immobile saluta la Serie A. La diaspora italiana di talenti è ormai inarrestabile

Ciro Immobile Signs For Borussia Dortmund

Ufficiale: Ciro Immobile al Borussia Dortmund. Continua la diaspora italiana, di talenti oltre che di cervelli. La Juventus non ha ritenuto opportuno puntare sul capocannoniere del campionato: molto meglio svenarsi per Morata e mettere sul piatto quindici milioni o più. L’Italia calcistica, così, si lascia scappare l’ennesimo prodotto di casa nostra. D’altronde, oggi come oggi, come si può rifiutare un club come il Borussia Dortmund? Sotto la guida di Jurgen Klopp – il mago degli allenatori – non può fare altro che crescere in maniera esponenziale e diventare un grande campione. Potrà giocarsi il campionato e debuttare in Champions League. E se aggiungiamo un contratto quinquennale con ingaggio quadruplicato non c’è altro su cui discutere.

Desta perplessità, però, la facilità con cui la Juventus ha ceduto alle avances (neanche troppo insistenti) del Dortmund. E la cifra sborsata non è di certo coerente con le valutazioni di questo pazzo calciomercato.
La Serie A perde fascino anno dopo anno, oltre ad un’economia letteralmente a pezzi. Per migliorare basterebbe credere un po’ di più sui nostri giovani e ripartire da loro, piuttosto che tesserare meteore o vecchie glorie. E invece la situazione continua a peggiorare, senza alcun margine di riscatto. La tendenza è quella di vendere, perché oggi nessuno può permettersi di dire no a cifre importanti. Nemmeno la Juventus, la squadra più forte d’Italia con il fatturato più alto d’Italia.

Del mitico trittico pescarese formato da Verratti, Immobile e Insigne, e guidato dal maestro Zeman, è rimasto soltanto l’ultimo. Gli altri due sono volati via per lidi più ricchi e prestigiosi. Il folletto napoletano, invece, per ora non si tocca: il calciomercato Napoli non ha intenzione di farlo andare via. Sarà il simbolo del partenopeismo, a partire dai Mondiali in Brasile. Il suo inserimento all’interno della lista dei 23 è stata una soddisfazione per tutti, checché se ne dica. Lorenzo, autore di una buona (ma non esaltante) stagione, è riuscito a convincere Prandelli. Le scelte del cittì hanno fatto discutere e non poco: forse Giuseppe Rossi avrebbe meritato la convocazione, ma dell’estro di calciatori come Insigne non possiamo proprio farne a meno. Come al Napoli così in nazionale.

E attenzione: se facesse un Mondiale da protagonista? Le grandi d’Europa potrebbero farci un pensierino. E con il connubio fra i soldi di sceicchi, americani e compagnia bella e l’intolleranza giovanile dei club nostrani, fermare la diaspora italiana di talenti sarà sempre più difficile.

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

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