PAGELLONE NCL – Lo staff: Benitez positivo, De Laurentiis spende ma non riduce il divario dalla Juve. Bene anche Bigon

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Eccoci arrivati all’ultimo appuntamento del nostro pagellone. Dopo aver analizzato le prestazioni di portieri, difensori, centrocampisti ed attaccanti, adesso parleremo di coloro i quali curano gli interessi del Napoli fuori dal campo. La prima annata di Benitez si chiude in agrodolce, con la conquista della Coppa Italia e la delusione del terzo posto (a meno 24 dalla Juve) in campionato. Il tecnico non si sposta di un millimetro dalla sua idea di gioco: il 4-2-3-1 è la condicio sine qua non per vedere – secondo lui – bel gioco e risultati. De Laurentiis, dopo la cessione di Cavani, spende tanti soldi per far arrivare a Napoli campioni quali Higuain, Callejon, Albiol, Mertens e Reina. Tuttavia, nonostante il patrimonio investito tra mercato estivo e invernale, non riesce affatto a diminuire il netto divario dalla capolista. Bigon è di aiuto al presidente e al mister. Il direttore sportivo cerca calciatori utili e acquistabili sapendo di non poter andare oltre certe cifre.

 

De Laurentiis 6,5 – Quasi 100 milioni per vincere solo una Coppa Italia sono troppi. Il presidente viene criticato da una buona parte della tifoseria, ma la maggioranza gli riconosce il gran lavoro svolto finora. Sua l’intuizione di portare Benitez a Napoli, suo il merito della trattativa lampo per Higuain. Dalla questione stadio al centro tecnico di Castel Volturno, passando per il settore giovanile: sono tante le cose da migliorare e su cui fare chiarezza. I napoletani aspettano i trionfi per eccellenza…

Bigon 6,5 – E’ stato uno dei pochi a credere nel talento di Dries Mertens e Rafael Cabral, a metà giugno entrambe le trattative erano quasi concluse. Lavora sottotraccia 365 giorni l’anno per costruire una squadra sempre più competitiva. Non riesce a trovare accordi per talenti di prim’ordine, ma porta a Napoli molti calciatori chiesti dal mister. Lavoro ben fatto.

Benitez 7 – Chiude il suo primo anno in azzurro con la vittoria della Coppa Italia. Prima erano arrivate scottanti delusioni e amarezze come l’eliminazione dalla Champions, l’addio precoce alla lotta scudetto e l’altra eliminazione agli ottavi di Europa League. I tanti cambiamenti apportati in rosa non favoriscono il lavoro dello spagnolo. La sua è una macchina da gol con tante pecche in difesa. Può fare di meglio.

 

di Mario D’Amiano (Twitter: @mariodamiano93)

 

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