Lorenzo Insigne è destinato ad essere l’azzurro (inteso doppiamente, come quello del Napoli e della nazionale) più chiacchierato di questo finale di stagione.
All’orizzonte del giovane napoletano si prospettano due scenari completamente diversi, che potrebbero spostare la sua carriera in un verso piuttosto che nell’altro.
MONDIALE SI – Il primo è quello relativo al Brasile.
Lorenzo farebbe di tutto per andarci, ed in effetti da più di una settimana sgobba, insieme agli altri 29 nazionali, per convincere Prandelli.
Il Ct, dal canto suo, è sempre stato un grande estimatore del ragazzo.
Nel giro della nazionale maggiore Insigne c’è ormai stabilmente da più di un anno, e la scorsa estate non era presente alla Confederations Cup brasiliana solo perché fu ‘prestato’ all’Under 21 di Devis Mangia impegnata negli Europei di categoria, competizione in cui il ragazzo vestì la maglia numero 10 e aiutò la squadra a conquistare il secondo posto dietro la Spagna.
Sin da quel momento, il Mondiale brasiliano è stato l’ossessione di Lorenzo; un’ossessione positiva, certo, che passava necessariamente dall’annata, la prima da protagonista, col ‘suo’ Napoli.
Il Brasile sarebbe la consacrazione per un ragazzo che poche stagioni fa militava in Lega Pro e adesso calca i campi più importanti d’Europa con il club.
MONDIALE NO – A distanza di un anno, dopo una stagione di adeguamento al nuovo corso napoletano e sicuramente positiva dal punto di vista personale e collettivo, Insigne figura tranquillamente tra i pre-convocati azzurri.
La concorrenza in attacco, però, è tanta e agguerrita, tanto da far scivolare il suo nome in fondo alla lista di probabili preferenze del Commissario Tecnico.
Balotelli è certo del posto, così come anche Immobile, fresco capocannoniere del campionato e grande amico di Insigne.
Destro, in una stagione altalenante ma chiusa in positivo, avrà forse una chance da Prandelli.
La ‘grana’ più importante per il Ct sarà poi la scelta tra Rossi, suo pupillo in ripresa dal pesante infortunio di qualche mese fa, e Cassano, l’uomo che fu allontanato dalla nazionale due anni fa dopo l’Europeo e che oggi potrebbe partire per il Brasile dato l’ottimo finale di stagione col Parma.
Senza dimenticare il nome di Alessio Cerci, che attaccante in realtà non è, ma che a Prandelli farebbe sempre comodo, nell’ottica di una squadra che sa cambiare modulo e assetto tattico direttamente a partita in corso, a dispetto dell’avversario.
Le difficoltà fisiche di elementi come Cassano e Rossi in una competizione difficile dal punto di vista del dispendio d’energie come quella brasiliana, accendono ancora un barlume di speranza nel cuore e nella testa del ragazzo di Frattamaggiore.
In caso contrario, si tratterebbe solo di vacanze anticipate, in attesa che la stagione di club ricominci, col Napoli impegnato già da luglio per preparare al meglio i preliminari di Champions.
Prima di rimettere piede in campo, però, ci sarà tempo per parlare con la società.
L’ha fatto capire l’agente di Lorenzo, con parole che hanno fatto il giro della rete pochi giorni fa e hanno scaldato un po’ gli animi.
Al Napoli e a Lorenzo toccherà rimettere tutto sul piano dell’equilibrio.
Per continuare un rapporto che possa essere sempre doppiamente azzurro.
di Gennaro Arpaia.
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