Versatile, nostalgico e napoletano. Domenico (detto Mimmo) Criscito, nativo di Cercola, sarebbe il rinforzo giusto per la retroguardia del Napoli. E’ emigrato in Russia tre anni fa per vestire la maglia dello Zenit, con cui ha vinto un campionato. Già nel gennaio scorso fu vicino al calciomercato Napoli, ma il club russo rifiutò l’offerta. L’esonero di Spalletti, però, potrebbe aver cambiato lo scenario: la destinazione più gradita dal calciatore sarebbe un ritorno in Italia, ma per ora niente sembra bollire in pentola. De Laurentiis permettendo.
Domenico Criscito è un calciatore eclettico: è un terzino sinistro naturale, ma ha ricoperto – spesso e volentieri – anche il ruolo di centrale. E non finisce qui: in un’ipotetica difesa a tre, potrebbe tranquillamente scorrazzare per tutta la fascia come tornante, proprio come negli anni a Genova con la maglia dei rossoblu sotto la guida di Gasperini e del suo 3-4-3. Un terzino completo, adatto per entrambe le fasi e con un piede sinistro veramente niente male, perfetto per i traversoni dal fondo verso l’area di rigore. Nonostante una fisicità per niente massiccia, è difficile da contrastare e superare nell’uno contro uno. Tatticamente disciplinato, farebbe le fortune di qualsiasi allenatore. Non di Prandelli, che ha deciso di lasciarlo a casa per non si sa quale oscuro motivo: già nel 2012, in occasione degli Europei, il ct dell’Italia decise di non convocarlo a causa del calcioscommesse.
Domenico Criscito nasce a Cercola, in provincia di Napoli, il 30 dicembre 1986. Cresce nelle giovanili dello Sporting Volla, e viene subito notato dagli osservatori del Genoa: con la maglia rossoblu esordisce a 16 anni in Serie B, in un Genoa-Cosenza. Le sue ottime prestazioni non passano inosservate: così nel 2004 passa in comproprietà alla Juventus. Due anni nella squadra Primavera bianconera con cui vince anche un titolo. Spesso e volentieri si allena con la prima squadra e colleziona diverse convocazioni: una di queste per un match di Champions League. Nella stagione 2006/07 passa di nuovo al Genoa, e l’allenatore Gasperini lo schiera subito da titolare. Segna il suo primo gol in Serie B nella partita contro il Frosinone finita 3-2 per il grifone. In campionato segnerà altre tre reti, ma nel gennaio del 2007 la Juventus esercita il riscatto per una cifra vicina agli otto milioni, ma termina la stagione con il Genoa. Il 25 agosto dello stesso anno fa il suo debutto nella massima serie italiana: è un Juventus-Livorno (5-1) e il tecnico Ranieri lo utilizza come difensore centrale. Un anno dopo, sempre in gennaio, passa nuovamente al Genoa in prestito, con opzione di riscatto per i rossoblu. Resta ancora un anno in Liguria, sempre in prestito dai bianconeri: il 1 febbraio 2009 segna il suo primo gol in Serie A nella vittoria per 1-0 contro il Palermo. A giugno il Genoa comunica di aver esercitato, finalmente, il riscatto. Ma la telenovela non è finita qui: lo stesso Criscito, in un’intervista, rivela l’esistenza di una comproprietà libera, ma nel 2010 la Juventus annuncia la risoluzione in favore dei rossoblu. E così, dopo un’altra stagione in Serie A con la maglia numero 4 del Genoa, nel 2011, passa allo Zenit di Luciano Spalletti per 11 milioni, con cui vince il campionato.
di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)
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