Intervistato da ‘Onda Cero Valencia’, il tecnico del Napoli Rafa Benitez ha parlato della squadra partenopea, oltre che del suo passato nella città valenciana.
Ecco le sue parole:
“Sono contento di aver vinto un trofeo anche qui a Npaoli al mio primo anno. Abbiamo avuto fortuna, oltre che merito; vincere dipende non solo dall’allenatore, ma anche dal gruppo tecnico che ti accompagna.
I miei ragazzi sono stati sensazionali, in un anno lungo e in un campionato difficile come quello italiano.
Non è stato facile per il Napoli. Abbiamo cambiato il modo di approcciare a questo gioco, la mentalità è cresciuta giorno dopo giorno: alla fine abbiamo creato una squadra offensiva, che ha segnato 104 gol in campionato, ma che ha anche la capacità di tenere e giocare il pallone quando serve.
Quando ho detto che Callejòn avrebbe fatto 15-20 gol la gente mi guardava come fossi pazzo. Alla fine però credo che José abbia fatto una gran stagione, così come tutti i giocatori del reparto offensivo, che sono andati tutti a segno.
Lo scorso anno c’era una squadra che dipendeva da Cavani, ora abbiamo più soluzioni. E questo è importante anche per le squadre che devono difendere su di noi.
Non mi sorprende che Callejòn non sia in nazionale, ma per il semplice fatto che siamo sempre in contatto con Del Bosque e lo staff della nazionale e sapevamo quali sarebbero state le loro scelte, più o meno.
Anche Albiol ha fatto molto bene: ha giocato tantissimo rispetto a quanto giocava al Real, e credo abbia dimostrato tutte le qualità che ha come persona e come giocatore.
Ricordo bene il doblete a Valencia dieci anni fa: l’immagine che rimarrà sempre dentro di me è quella delle lacrime di gioia dei tifosi, una cosa strepitosa.
Non dimenticherò mai Valencia: ci è nata una delle mie due figlie, entrambe hanno studiato in quella città. Mi informo sempre sulla squadra, ancora ora.
Furono anni indimenticabili, ancora ci sentiamo con qualche giocatore di quella squadra.
Oggi abbiamo un calciatore del Napoli, Vargas, che è li, e anche grazie a lui siamo sempre in contatto con la dirigenza e con l’ambiente.
Non mi sbilancio sulla finale di Champions: la giocheranno due squadre che arrivano alla partita abbastanza bene. Una perché ha vinto la Liga, l’altra perché ha investito tutto nel raggiungimento della decima coppa.
Visto che sono due spagnole, spero vinca la migliore.
Non so se questo Atletico può essere paragonato al mio Valencia di dieci anni fa: di certo entrambe le squadre hanno cuore, giocano di quadra, e poi nessuna delle due era data come favorita all’inizio dell’anno.
Stiano tranquilli i tifosi del Valencia: non ho lanciato nessuna maledizione alla squadra, come fu per Bela Guttman. Ho tantissimi amici lì, e alla squadra e città auguro solo il meglio.
Con il Valencia costruimmo una squadra forte, anche al Liverpool, nell’anno degli 86 punti, facemmo qualcosa di molto importante con una squadra spettacolare.
Il Napoli sta crescendo, il processo è molto simile a quello che fu per il Liverpool.
Vargas è un giocatore del Npaoli. Ha fatto una buona stagione al Valencia e dovremo parlare adesso con lui e con il suo agente per capire quale sarà il suo futuro.
Il prossimo anno sarà una stagione importante per il Napoli. La città, i tifosi, sono stati strepitosi quest’anno.
Quello che posso dire al momento è che ho appena terminato una riunione col presidente e sono felicissimo.
Qui in città mi hanno trattato benissimo.”
G.A.
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