Potrebbe essere arrivata la svolta nelle indagini sugli incidenti accaduti fuori dall’Olimpico la sera del 3 maggio scorso, poco prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.
A rivelarlo è la Gazzetta dello Sport, che riporta la scoperta, da parte delle autorità, dei nomi di ultras che hanno aiutato Daniele De Santis nell’agguato teso ai napoletani prima del match, da cui è scaturito anche l’incidente e la sparatoria che ha ferito Ciro Esposito.
“Secondo i pm che conducono le indagini, Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio, a differenza di De Santis, già da tempo allontanato dalla governance romanista, i quattro indiziati sarebbero tuttora riconducibili alla curva Sud, cioè al settore che guida il tifo giallorosso.
Due avrebbero un passato in curva Nord, dove si annida l’ala oltranzista degli ultrà romanisti.
Questo spiegherebbe perché l’11 maggio, ad una settimana dai fatti di Tor di Quinto e alla prima occasione pubblica (la sfida con la Juventus), le curve abbiano solidarizzato con De Santis e insultato i napoletani. Stabilito che i quattro vanno rintracciati in Sud, nelle prossime ore la Procura conta di chiarire pure se siano solo dei «cani sciolti» o appartengano ad uno o più gruppi e, in questo caso, se abbiano agito all’insaputa dei loro capi o abbiano architettato l’imboscata su mandato di qualcuno.
I quattro sono nomi noti nell’estrema destra romana e anche in quella galassia — da Militia Christi a Casa Pound — la Digos ha trovato conferme.”
G.A.
