Roma. La telefonata del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, arriva in un momento difficile per la famiglia Esposito: Ciro è stato nuovamente intubato e si teme un’infezione. La famiglia è nuovamente precipitata nell’incubo.
«Mi ha detto di essersi tenuto costantemente informato sulle condizioni di mio figlio – spiega Antonella Leardi, la mamma del tifoso ferito a Roma –si è complimentato per la grinta mostrata nel difendere mio figlio e mi ha promesso che appena Ciro starà meglio verrà a fargli visita».
Da quindici giorni ormai la famiglia Esposito vive sul muretto che costeggia il pronto soccorso dell’ospedale Gemelli: con Antonella e con Giovanni, il padre del ragazzo, ci sono la fidanzata del tifoso ferito, Simona, il fratello Michele e poi zie, zii, cugini di ogni età.
La preoccupazione resta. E ieri per il ragazzo non è stata una buona giornata: «I medici ci avevano avvertito che la situazione era ancora a rischio ma quando sabato la febbre ha cominciato a salire, ho subito un altro colpo. Poi ieri quando lo hanno nuovamente intubato ho sentito il terreno mancarmi sotto i piedi. Ormai riuscivo a scambiare qualche parola con mio figlio, potevo accarezzargli le mani.
Adesso, invece, lo hanno nuovamente legato alle flebo e anche toccarlo è tornato a essere difficile. Lo so, i medici dicono di stare tranquilla, mi spiegano che in questi casi e con queste ferite a volte si fa un passo in avanti e il giorno dopo capita di farne due indietro, ma per me accettarlo è difficile.
Non vedo l’ora di riportare mio figlio a Napoli, a Scampia».
Fonte: Il Mattino