Finito il campionato da un giorno, è già tempo di mercato. Il calciomercato Napoli ha già preso il via: la società ha appena comunicato l’acquisto di Kalidou Koulibaly (CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMUNICATO UFFICIALE), il primo tassello per la squadra che verrà. Un difensore atipico, il nuovo azzurro. Fa il difensore ma “dilettarsi” a segnare nella rete avversaria. Conoscere e disconoscere il proprio ruolo. Spogliarsi degli abiti del marcatore, quando ci si avvicina ai compagni del reparto offensivo. E’ a grandi linee così che si presenta Koulibaly al campionato italiano con la maglia del Napoli.
Il franco-senegalese muove i primi passi nel mondo del calcio tra le fila della rappresentativa di Saint-Dié-des-Vosges, dov’è nato, ma all’età di 18 anni affascina la dirigenza del Metz,che lo porta via con sé : l’esordio in prima squadra avverrà nell’agosto del 2010 e da quella partita contro il Vannes, il difensore resterà tra i titolarissimi per due stagioni, mettendo in cassaforte 46 presenze condite da due reti. I venti contrari deviano il cammino del club che si ritrova in seconda divisione, dimensione che poco si adatta alle potenzialità del giocatore. A malincuore Koulibaly lascia la squadra e prende l’aereo per approdare al Genk, inBelgio. E’ nella terra dei Diavoli Rossi che il giocatore comincia la scalata al successo: quasi 100 presenze in formazione, tra campionato ed Europa League, unitamente a 5 reti. Dalla sfida del 2011 contro lo Zulte-Waregem che segna il suo esordio, il francese diventa perno fisso nelle scelte del tecnico Mario Been, riuscendo a conquistare anche il tagliando per il Mondiale Under 20 del medesimo anno.
I centimetri suggeriscono in prima istanza una fisicità molto imponente e rocciosa, accompagnata da una tecnica discreta. Il giocatore francese è abile nel trovare la posizione giusta in campo e, nonostante non sia il suo compito, riesce in buone giocate anche nei pressi della porta avversaria. Impressiona la sua velocità e l’intelligenza nelle giocate, non teme le entrate di striscio sull’avversario ed è molto capace negli inserimenti. Molto bravo di testa ed a reagire positivamente alla pressione avversaria, deve migliorare però nell’uno contro uno.
I ruoli che può ricoprire in difesa sono molteplici, Koulibaly, infatti, mostra facilità di adattamento a più moduli di gioco, caratteristica che lo porta ad essere definito come difensore duttile, ma la posizione prediletta resta quella di centrale in una difesa a quattro, prendendo quindi il posto che potrebbe lasciare vacante Britos.
di Sabrina Uccello
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