Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato una dichiarazione al ‘Mattino’: “Non capisco perché, a prescindere, l’ultrà debba essere considerato una persona “permale”, ovvero il contrario di una persona perbene. Uno può essere veramente tifoso e fare, animato da una passione fortissima, cose pazzesche, tipo partire alle tre del mattino e affrontare un viaggio di dodici ore in pullman o rinunciare per due mesi ad andare in pizzeria per risparmiare e seguire la squadra in trasferta. È un amore viscerale, è una fede. L’ultrà non deve essere necessariamente un mascalzone: il sillogismo non va bene. Anche in questi gruppi c’è chi inquina, certo, ma non dimentichiamo la passione e le coreografie che negli stadi rendono le partite più belle. Serve pugno duro con i violenti, che non sono per forza di cose gli ultrà”