Giandomenico Mesto è l’ospite di questa puntata di ‘In casa Napoli’ in onda su ‘+N’: “Ieri ritorno in campo importante per me che è stato condito da una vittoria che non fa mai male. Restare fuori tutti questi mesi è stato brutto. E’ brutto non riuscire a dare il proprio contributo. E’ stata la prima volta che mi si è presentato un infortunio di questo calibro ma possiamo dire che anche questa è superata. Essendo un ragazzo del sud mi trovo bene qui a Napoli. Non ho mai giocato così vicino casa. n campo la concentrazione e la determinazione fanno sempre la differenza. Applicare le cose che ti chiede l’allenatore è fondamentale anche se giocare in una grande squadra che gode di ottimi giocatori il tutto diventa più facile. Per questo ci tengo a sottolineare il livello di questa squadra e il lavoro dei miei compagni. Hamsik? Non guardiamo i singoli episodi ma guardiamo quello che viene fatto durante tutta una partita”.
ANNATA POSITIVA, GLI INFORTUNI CI HANNO CONDIZIONATO – L’esterno azzurro fa un resoconto della stagione: “E’ normale che quando si inizia un progetto ci sia un tempo fisiologico. Nonostante tutto l’annata è iniziata veramente bene. Gli infortuni hanno condizionato il campionato così come è accaduto anche ad altre squdre. Nelle ultime settimane, con quasi tutta la rosa al completo, siamo riusciti ad esprimerci come volevamo conquistando anche la coppa. Il gioco di Benitez, vedendolo sulla carta, è un gioco offensivo. In campo molti giocatori si sacrificano con terzini che tendono ad alzarsi e a spingere. E’ un lavoro che se viene fatto bene porta i suoi frutti e i suoi risultati. L’avversario che mi ha dato più difficoltà? quelli un pò più fastidiosi sono quelli piccoli e veloci. Ricordo quando ero ad Udine e giocammo contro il Napoli. C’era il Pocho ed era veramente difficile da fermare”.
CON BENITEZ HO DOVUTO DIMOSTRARE IL MIO VALORE – Mesto racconta degli stimoli portati dal tecnico spagnolo: “Quando è arrivato Benitez ho subito sentito il dovere di mettermi in mostra per far capire che tipo di giocatore ero. Il mister ha sempre dato grande considerazione a tutti. Mercato? Non ho informazioni ma l’obbiettivo del Napoli è quello di crescere ed avere una rosa ampia è la strada migliore. Quando si subisce un infortunio difficile uno degli aspetti più brutti è quello di perdere il contatto con la vita quotidiana e il contatto con il campo. Per sentirmi in qualche modo “parte attiva” durante il mio stop seguivo le partite da bordo campo, precisamente dietro la porta. Benitez ha dato al Napoli un livello superiore di esperienza europea. Non era mai accaduto che un giocatore del Real Madrid si trasferisse al Napoli, questo fa capire l’importanza di avere un tecnico alla portata di Benitez”.