La redazione di Sky Sport 24 ha intercettato lo zio di Ciro Esposito, il tifoso vittima dello sparo di pistola ed in condizioni di vita critiche: “E’ in coma, ha una pallottola nella vertebra. Se esce dal coma dovrà essere operato e non si sa come andrà. Ha 30 anni, lavora nell’autolavaggio di famiglia, lava macchine fino alle 8 di sera. Non ha colpe, non fa parte di tifo organizzato e non è abbonato. L’altro mio nipote era con lui, hanno parcheggiato nei posti indicati dalle autorità. E’ stato vittima di una bomba carta, poi di sassi, poi è uscito questo signore ma anche altri che sparavano in alto, ma lui invece ad altezza uomo. L’ambulanza è arrivata dopo oltre un’ora. Spero l’amore per il Napoli non gli costi la vita, è l’unica colpa che ha, di amare il Napoli…”. Un altro zio del ragazzo ha poi aggiunto: “E’ stato un agguato da un gruppo ultra’ della Roma, erano in 4 o 5 ad aggredire questo gruppetto di napoletani che si recava allo stadio. Ci aspettiamo che lo stato faccia chiarezza!”.
S.U.
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