Intervistato da El Pais, Callejon ha parlato della finale che lo attende col Napoli, del suo arrivo in città e del rapporto con suo fratello Juanmi: “Qui il tifo è davvero appassionato. Vivono il calcio come una religione. Per loro andare allo stadio è meglio di qualsiasi altra cosa. Per quanto amano il calcio dobbiamo loro tanto. A Napoli sono molto felice e vorrei continuare a crescere qui”.
COPPA ITALIA – Tra poche ore ci sarà la finale di Coppa Italia, ecco cosa pensa Callejon: “In finale giocherò sulla destra. Con Higuain ci capiamo subito. Tatticamente ci completiamo. Dopo tanti anni ci conosciamo bene. La Fiorentina ha un centrocampo molto forte, è il suo punto di forza. Fanno molto possesso palla, ma noi dovremo sfruttare la nostra arma, la velocità”.
SPAGNOLI – In squadra Callejon ha due connazionali, ecco la sua analisi: “Reina è un leader. È qualcosa che ha dentro. Albiol invece è un grande difensore. Sta bene, anche se è stanco perché ha giocato moltissimo quest’anno”.
MOURINHO E BENITEZ – Il portoghese continua ad attaccare Benitez, ex Chelsea, ecco il pensiero del numero 7 azzurro: “Mourinho è un motivatore. Lui analizza gli avversari e questo si nota nei suoi discorsi. Benitez invece lavora sia a livello tecnico che tattico. Nella Spagna di Del Bosque ci sono giocatori di livello. La concorrenza è tanta”.
ARRIVO A NAPOLI – Ecco com’è andato il trasferimento al Napoli: “Il primo a chiamarmi fu Benitez. De Laurentiis poi mi ha convinto e devo dire che sono felice della scelta che ho fatto. I primi due mesi sono stati più duri perché ho dovuto lottare con la lingua. Per me è stato un cambio improvviso, dal momento che ero sempre stato a Madrid”.
GEMELLI – In tanti sanno dello speciale rapporto dei fratelli Callejon: “Io e mio fratello abbiamo lasciato famiglia e scuola per realizzare un sogno. Siamo stati sempre insieme, dai 14 ai 21 anni. Lui poi è andato al Maiorca e io all’Espanyol. Adesso lui è al Bolivar e sta segnando tanto. Gioca nel mio stesso ruolo, anche se lui è più un trequartista”.