GLI AVVERSARI – Cercasi continuità

Genoa CFC v Udinese Calcio - Serie A

ROSA – La politica economica societaria è indiscutibile: una squadra come l’Udinese ha bisogno di vendere (e a caro prezzo) i suoi migliori calciatori per mantenere il bilancio in attivo. E’ anche vero, però, che con l’addio dei pezzi forti, anno dopo anno, diventa sempre più difficile trovare una stabilità tattica. Guidolin ci prova e ci riprova. Qualche volta ci riesce e qualche volta no. Le imprese dei campionati scorsi, per ora, restano un lontano ricordo. L’importante aver portato a casa la salvezza. Attenzione a non sottovalutare lo stato fisico e mentale di questa squadra: con la Juventus ha trovato pochi spazi e poca iniziativa da parte dei suoi uomini migliori. Sia chiaro, l’Udinese i calciatori di qualità li ha ancora: il tucumano Pereyra, Bruno Fernandes, Allan, Gabriel Silva e l’immortale Di Natale possono far male. Proprio come all’andata.

L’UOMO CHIAVETotò Di Natale non sta attraversando la sua annata migliore. Non a caso, sembra sempre più probabile l’addio definitivo dal calcio a fine anno. Questa assenza dell’attaccante è pesata e non poco nel bilancio stagionale, e nessuno è riuscito a sostituirlo degnamente: l’inesploso Muriel è abituato a specchiarsi troppo, Nico Lopez è un ragazzo del ’94 con ancora tutto da imparare. Ma con calma, si farà. Non è facile addentrarsi negli schemi tattici di Guidolin al primo colpo: come è successo anche al tucumano Pereyra, cresciuto in maniera esponenziale e arrivato alla definitiva consacrazione. E’ straordinario il rapporto qualità-quantità, in copertura e negli inserimenti. E’ finito sul taccuino delle grandi non a caso: con ogni probabilità, sarà lui a imbottire il portafoglio di Pozzo. Una nota di merito anche al centrocampista Allan: se dalle sue parti c’è un pallone vagante, state certi che in un modo o nell’altro ci arriverà prima degli altri. Un’intelligenza tattica riservata a pochi, e piedi chiaramente brasiliani.

GLI ULTIMI RISULTATI – Dal punto di vista dei risultati, è un momento no per gli uomini di Guidolin: nelle ultime tre giornate sono arrivati solo tre punti nella sfida interna con il Catania. In seguito, due KO onesti contro Fiorentina e Juventus.

COME GIOCA – Lo schema tattico base dell’Udinese resta il 3-5-2, ma contro il Napoli il tecnico Guidolin sembra orientato verso una difesa a quattro e un centrocampo a tre con un trequartista e le due punte: quindi 4-3-1-2. La sorpresa più bella e affascinante di questa squadra è fra i pali: il giovane Scuffet, diviso fra i banchi di scuola e le porte delle Serie A, ha strabiliato tutti a suon di parate. Ha letteralmente bruciato le tappe e scavalcato le gerarchie in poco tempo. Davanti a lui la novità della linea a quattro: Heurtaux, Danilo, Domizzi, Gabriel Silva. Il centrocampo tutto corsa e muscoli con Badu, Allan e Pinzi. Da mezza punta agirà Pereyra, a supporto di Fernandes e Di Natale.

Udinese (4-3-1-2): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi, Gabriel Silva; Badu, Allan, Pinzi; Pereyra; Di Natale, Fernandes.

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

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