VIDEO – Maxi Lopez vs. Icardi: la cronaca del “grande scontro” di oggi

icardi Maxi

 

Maurito porge l’assist; Maxi non raccoglie. Maurito segna, esulta, si becca insulti irriferibili e segna ancora; Maxi sbaglia il più facile dei gol, scuote la testa sul dischetto e continua la battaglia con una rabbia antica. L’innamorato contro il tradito. Chi pensava che la stoffa di una partita non si intrecciasse con quella delle lenzuola è rimasto deluso. Sampdoria-Inter è stato soprattutto Icardi-Lopez: dentro, fuori, prima, dopo e durante la gara.

 

 
 

IL TRIANGOLO — Al centro di tutto c’è lei, la bella Wanda Nara (assente a Marassi, e pure su Twitter), che, dopo aver messo la parola fine al matrimonio con Maxi, si è subito consolata con il giovane Maurito, ex compagno di squadra del marito proprio alla Samp. Un intreccio a passo di tango, un triangolo argentino che a furia di foto, dediche e post cosparsi di miele sui social network ha finito per indispettire Maxi: “I rapporti iniziano e finiscono, ma basta foto con i bimbi” ha tuonato in settimana. “I figli che è da 1 settimana o 10 giorni che non vedi? E neanche hai chiamato?” la risposta velenosa di Maurito su Twitter. Il “derby” era appena iniziato. Oggi il rendez-vous.

 
 

 
 
STRETTA NEGATA — Squadre in campo, manca poco al fischio d’inizio. Icardi allunga la mano verso l’ex amico. Un modo per seppellire le polemiche? Tutto inutile, quella mano rimane sospesa in aria. Il blucerchiato non degna l’avversario neanche di uno sguardo. Un grande rifiuto che ricorda un altro triangolo piccante, disegnato tra calcio e letto: quello tra Wayne Bridge, John Terry e Vanessa Perroncel, l’ex fiamma di Bridge trovata a scaldare le notti di Terry. Anche in quel caso una stretta negata tra gli ex compagni di squadra, prima di Chelsea-City, aveva aperto le ostilità.

 
 

GOL, INSULTI ED ERRORI — Durante la gara, il confronto tra i due prosegue a distanza. Tutto intorno i fischi e gli insulti del pubblico di Marassi. Icardi li sente bene ma, dopo il gol, porta le mani alle orecchie, come a dire: “Urlate più forte”. Andrea Costa lo accontenta dalla panchina: “Figlio di p…”, urla all’ex compagno. Ammoniti entrambi. Ma ormai l’aria è elettrica e il duello Icardi-Lopez si è fatto totale. Come in un romanzo, Maxi ha la palla del riscatto, il rigore del pareggio: lo sbaglia. Poi scarica con rabbia un destro in rete che solo un miracolo di Handanovic riesce a deviare. Icardi allora infierisce, la mette ancora e stavolta azzera le provocazioni. I nerazzurri stravincono, Samp-Inter è finita. L’altra partita, probabilmente ancora no.

 
 

“BELLO TORNARE A MARASSI” — L’attaccante nerazzurro poi cerca di non alimentare le polemiche nel postpartita: “Sono stati importanti tutti i gol di oggi, anche quelli di Rodrigo e di Walter: ci hanno permesso di arrivare alla vittoria – dice a Inter Channel -. Forse il secondo gol è stato un pò più difficile perché ho controllato la palla con un po’ di difficoltà, poi ho calciato e mi son detto ‘vediamo che cosa succede’. Una gara diversa dalle altre? Sicuramente è stata una bella partita. Poi per me è stato bello anche tornare a Marassi, e non c’entrano i fischi e quello che ha fatto la gente. Qui ho iniziato la mia carriera e non me lo dimentico”. Icardi ha comunque una media gol di altissimo livello: “Non mi aspettavo di tornare a giocare in questo modo – ammette -. Ho sofferto tanto per la pubalgia e ogni tanto la soffro ancora un pochino. Obiettivi personali? Guardo gara dopo gara, se arrivano i gol bene. Sono contento, ma la cosa importante è che la squadra vinca e io voglio fare del mio meglio in queste ultime 5 gare. Quanto conta giocare con Palacio? L’ho sempre detto, mi aiuta giocare con lui che si muove molto. Oggi mi ha fatto due assist, il secondo è stato poi davvero un regalo”.
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