di AntonioPapa (Twitter: @antoniopapapapa)
Partita non bellissima, giocata “alla Donadoni”: Parma bravissimo ad addormentare il match per poi colpire con la solita letale fiammata. Bene l’asse di destra gialloblu, nel Napoli ancora Hamšík e Inler uomini in meno, con due cambi di Benìtez utili ma non decisivi.
Reina 6 – Incolpevole sul gol, sicuro in un paio di uscite frutto di alcuni pericolosissimi cross in area degli avversari. La sconfitta non è certo colpa sua.
Henrique 6 – Soffre poco Biabiany, prova anche a proporsi in fase offensiva quando può. Sicuramente fra i meno peggio.
Fernandez 5,5 – Tiene a bada Palladino, subisce molto l’iniziativa degli avversari traballando vistosamente. In bambola come tutta la difesa sull’azione-gol del Parma.
Albiol 5,5 – Dalla sua parte c’è uno Schelotto in gran forma, che lo porta a spasso anche sul gol di Parolo.
Ghoulam 5 – Nel primo tempo è molto molto timido, schiacciato da uno Schelotto in ottima serata. Pian piano prende fiducia e preme come sa fare, ma la scelta gli è fatale: preso d’infilata da Cassani quando serve Parolo per l’1-0.
Jorginho 5,5 – Schiacciato dal folto centrocampo avversario, ha qualche sprazzo di grande qualità, come una splendida palla in verticale data ad Higuaìn che non ci arriva. Troppo poco per fare la differenza.
Inler 4,5 – Lo svizzero ha una caratteristica che lo rende tutt’altro che imprescindibile: può capitare che il Napoli giochi bene e lui maluccio, mai il contrario. Anche oggi è il primo ad affondare con la barca: tanti appoggi sbagliati e alcuni palloni persi che potevano far male. In ritardo bestiale anche su Parolo, che va ad insaccare indisturbato. E’ utile come una bottiglia d’acqua in una piscina, infatti quando c’è il deserto lui non c’è quasi mai.
Callejòn 5,5 – Nei movimenti senza palla è sempre pericoloso, più di una volta si incunea alle spalle di Molinaro, pur senza pungere troppo. (Dal 67′ Mertens 6,5 – Entra in campo e subito delizia la platea con una scorribanda che poi Zapata non sfrutta. Un altro paio di affondi che meritavano una migliore assistenza da parte dei compagni. Anche nel marasma generale lui sa sempre lasciare il segno).
Hamšík 4,5 – I palloni toccati si contano sulle dita di una mano, quasi tutti si concludono con un nulla di fatto. Un passo indietro, anzi due rispetto al recupero graduale (moolto graduale) di una condizione psicofisica adeguata. (Dall’80’ Pandev sv)
Insigne 5 – Finta a rientrare, tiro a dieci all’ora fra le braccia di Mirante. Il copione è sempre quello, e la platea mugugna. Sulla coscienza anche un tap-in a mezzo metro fallito inspiegabilmente. Anzi, molto spiegabilmente, se ti chiami Lorenzo Insigne.
Higuaìn 5 – Molto meno mobile del solito, cosa che si ripercuote sui rifornimenti dei compagni, che non riescono a trovarlo come al solito. Benìtez lo vede giustamente stanco e lo toglie ancora una volta dal campo, ricevendone una risposta non proprio entusiastica. Eppure ci sta: di tanto in tanto il fiato lo deve tirare anche lui. (Dal 67′ Duvan 6,5 – Il suo ingresso in compagnia con Mertens contribuisce a sparigliare un po’ le carte: un rigore solare negato, un paio di conclusioni a pochi metri dalla porta ed un ottimo movimento senza palla. Almeno ci prova).
All. Benìtez 5 – Un Napoli mai veramente in partita, che ricama tanto ma non riesce mai ad incidere realmente. Sta diventando ormai patologico l’indugio su Inler, ma stasera sono i senatori che lo tradiscono di più. E dire che aveva anche azzeccato i cambi, perché Mertens e Zapata alla fine risultano i migliori in campo. Non gli basta e Donadoni vince ancora, diventando ufficialmente il suo tabù italiano. Un nome che stanotte e per le prossime notti vedrà inciso a caratteri cubitali sul suo famoso cuscino.
Arbitro Bergonzi 4,5 – Il momento topico della sua prestazione è il 31′ del secondo tempo, quando Zapata si incunea in area, arriva davanti a Mirante, gli sposta il pallone e si fa falciare dal portiere avversario. Bergonzi non solo non vede il rigore, ma addirittura inventa una simulazione che proprio non c’era. Errore e arroganza, miscela letale per un arbitro. Soprattutto per l’arroganza.
TABELLINO
PARMA-NAPOLI 1-0
Parma (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Felipe, Molinaro; Acquah, Marchionni, Parolo (75′ Munari); Biabiany (90′ Cerri), Palladino (89′ Gobbi), Schelotto 6. A disp.: Bajza, Pavarini, Rossini, Jankovic, Galloppa, Mauri, Sall, Obi. All.: Donadoni.
Napoli (4-2-3-1): Reina; Henrique, Fernandez, Albiol, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon (70′ Mertens), Hamsik (83′ Pandev), Insigne; Higuain (70′ Zapata). A disp.: Doblas, Colombo, Britos, Reveillere, Mesto, Behrami, Dzemaili. All.: Benitez
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 55′ Parolo (P)
Ammoniti: Cassani, Marchionni, Acquah, Parolo, Mirante (P); Zapata, Albiol (N)