Gonzalo Higuain ha rilasciato una lunga intervista negli studi di +N, parlando del Napoli, della passione dei tifosi e della voglia che di vincere con questa maglia:
Che si prova quando un campione come te sente il grido del San Paolo?
“Credo che tutto lo stadio riconosca il lavoro di un giocatore in campo. Tutti hanno dimostrato d’avere fiducia in me, e me lo fanno sentire ogni giorno. Sono felice qui a Napoli“.
E’ stato più insistente Benitez o De Laurentiis?
“Tutti e due. Mi ha convinto subito il progetto. La cosa più importante è dire le cose giuste. Mi hanno detto la verità e mi hanno dimostrato la fiducia e l’affetto di cui avevo bisogno. Credo che questa sia la città per chi gioca e ama questo sport. È un progetto e un campionato nuovo e credo che questo campionato possa farmi crescere come calciatore“.
Quanto resterai a Napoli?
“Il contratto è lungo. Sono felice qui, anche se a dire il vero non esco molto. Quando esco però i tifosi mi dimostrano sempre il loro amore. A volte preferirei uscire di più, ma si tratta di una città meravigliosa per giocare al calcio“.
Siete terzi e in finale di Coppa Italia. Il progetto è stato rispettato?
“Se vinciamo le ultime partite abbiamo due punti in meno della Juventus che l’anno scorso ha vinto il campionato. Sono convinto che si possano fare grandi cose. Questo è il primo anno, con nuovo modulo e nuovi giocatori. Roma e Juventus hanno fatto un ottimo campionato, ma questa stagione ci servirà per l’anno prossimo“.
Differenze tra liga e serie A. Siamo così indietro?
“Si tratta di due campionati molto diversi. Qui quasi tutte le squadre giocano con un difensore in più. Non so se il campionato italiano sia indietro. Se non sbaglio la Juventus ha gli stessi punti che le squadre al vertice in Spagna e Inghilterra“.
Spesso ti vediamo nervoso, è perché non ti riescono certe giocate?
“Tutti si innervosiscono se vogliono far qualcosa e non riesce. Devo controllarmi ma sono cresciuto così. A volte mi dimentico che c’è un arbitro. Quando a volte un portiere fa una grande parata può succedere“.
Cosa è successo a Callejon quest’anno?
“È un giocatore fortissimo e lo era già a Madrid, dove però trovava poco spazio. Quest’anno ha avuto la fiducia necessaria“.
Che effetto ti ha fatto la presentazione al San Paolo?
“Si trattava di un’amichevole, e quindi lo stadio era pieno anche per questo. Ma è stata una grande emozione vedere tanta gente felice per il tuo arrivo“.
E’ stato insistente De Laurentiis?
“No, lui mi ha detto la verità dal primo momento. Così come Benitez. Ho parlato con tanti che mi hanno detto d’aver scelto bene, dal momento che vincere qui è qualcosa di speciale, e vorrei scoprirlo. Conoscevo poi Benitez e sapevo di tutte le sue vittorie“.
Se il Napoli giocasse oggi con Arsenal e Borussia forse non andrebbe fuori dalla Champions
“Credo che siamo partiti forte quest’anno, poi gli infortuni ci hanno penalizzato. Dopo ci siamo rialzati ma abbiamo due grandi squadre davanti. Arsenal e Dortmund non stanno vivendo un buon momento oggi, ma il calcio è così. Ci rifaremo l’anno prossimo“.
Questi 17 punti dalla Juve sono colmabili l’anno prossimo? E come?
“Noi abbiamo perso tanti punti con squadre meno forti. Questo però è il nostro primo anno e questi errori servono a imparare. I 17 punti sono dovuti a queste sconfitte. Non si possono sbagliare queste gare, e per questo siamo dispiaciuti. Non possiamo avere atteggiamenti diversi tra squadre grandi e piccole. L’anno prossimo ci servirà più voglia e miglior atteggiamento“.
Maradona ha detto che in Brasile ci sarà una finale tra Brasile e Argentina. Nel caso ridurresti le vacanze?
“Abbiamo bisogno tutti di riposo, ma ovviamente voglio giocare fino al 13 luglio. Tutto i calciatori vogliono la finale del mondiale”.
Tu ai mondiali e Tevez capocannoniere o vuoi toglierli anche questo?
“La cosa più importante sarebbe conquistare il campionato. Come primo anno abbiamo fatto bene, ma si può far meglio. Le scelte dei mondiali spettano all’allenatore“.
Come riesci a conciliare la tua popolarità con la vita di tutti i giorni?
“Giocare a calcio è stata una mia scelta e sapevo a cosa andavo incontro. Penso però di volerlo fare a lungo, fino a che non ne ho più voglia. Ma per quel momento manca ancora tanto. Certo a volte vorrei fare qualcosa che altri della mia età fanno, ma va bene così“.
Cosa ti manca di più fare?
“Questa città ama il calcio tantissimo e uscire qui è davvero difficile. Quando esci per stare tranquillo con amici e famiglia ti ritrovi in certe situazioni. Ma è così qui come a Madrid o in Argentina. Semplicemente vorrei uscire di più“.
Che rapporto avevi con Lavezzi?
“Ho parlato con il Pocho, Campagnaro e Sosa. In più se vinci qualcosa è bellissimo, e loro hanno vinto una coppa. Ho visto i video e immagino cosa accadrebbe se vinci il campionato“.
Hai parlato con Maradona?
“Non ho avuto la fortuna di parlare con Diego, ma ho sentito cosa ha detto di me. A lui devo quel mondiale a soli 22 anni, e per questo lo ringrazierò tutta la vita“.
Cosa diresti ad altri calciatori di qualità per farli arrivare a Napoli?
“Quello che hanno detto a me, che questa è una città fantastica per giocare a calcio. C’è una tifoseria magnifica che riconosce quando fai bene, anche quando esci come contro il Porto o Arsenal. Questo è qualcosa di buono che magari noi non ci aspettavamo. Anche il mister ha poi voglia di vincere. Magari quando arrivi resti un po’ basito, ma è molto simile all’Argentina. Anche se qui c’è molta più confusione in fatto di macchine. Non ho mai visto tanti motorini come in questa città“.
L.I.