di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)
L’anno scorso fu un pirotecnico 3-5. Stavolta niente fuochi d’artificio, invece, quanto piuttosto una delle prestazioni più incolori di questo primo ciclo beniteziano. Sugli scudi, ancora una volta, un Hamšík che a stento si regge in piedi, roba che mia nonna con Alzheimer, Parkinson e fegato spappolato sembra Gervinho “appriparato”. Minzione d’onore anche per il nostro numero 88, ormai ufficialmente un caso(cavallo) irrisolvibile. Contro il Toro2 abbiam sofferto le pene dell’inferno, risolvendo la pratica in piena zona Cesarini grazie al solito guizzo del solito, ineffabile Pipita. Fallo, non fallo? Per i tifosi granata non c’è dubbio: “Come la Juve, voi siete come la Juve!” è il coro intonato a fine gara, coro peraltro accennato già diverse volte nel corso dei precedenti 89 minuti. Ad ogni modo, di riffa o di Rafa, portiamo a casa tre punti preziosissimi per la corsa Champions, un Fernández ritrovato e la consapevolezza sempre più acuita di dover trattenere a tutti i costi uno fra i portieri migliori in Europa. 88 Inler, 89′ Higuaín, 90′ Pirlo. Come la Juve, appunto. Tranne che 90 è la paura, e giovedì ci sarebbe 1/8 di finale da mandare in Porto.
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