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Un ruolo quasi maledetto. E come pensare altrimenti per quanto successo lungo tutta la stagione?
Il terzino mancava al Napoli da diversi anni, da quando Reja e Mazzarri non hanno iniettato nelle vene azzurre la ‘religione’ della difesa a tre (o a cinque, che di si voglia), e non pare avere molta fortuna neanche quest’anno.
Si è partiti con Maggio, poi con Zuniga, in emergenza con Uvini (poi mai più visto), poi con Mesto e Reveillere, richiamato dall’inoperosità per accomodarsi sulla fascia azzurra.
In situazioni particolari, Benitez si è servito anche di Callejòn da quarto basso a destra, nei finali concitati in cui la squadra doveva provare il tutto per tutto.
Ieri, l’ultimo a giocare in quel ruolo è stato il brasiliano Henrique, arrivato lo scorso gennaio e già messosi in luce per il giocatore eclettico che è, dopo averlo visto già centrale di difesa e di centrocampo.
Tra infortuni e prestazioni sotto la sufficienza, il tecnico spagnolo non ha ancora trovato la quadratura del cerchio quando siamo a marzo inoltrato.
Uno dei tanti punti in cui intervenire immediatamente la prossima estate, sempre ammesso che la fortuna torni a brillare sui terzini azzurri.
G.A.