di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)
SOCIETÀ – Dopo anni di sacrifici e sofferenze, il presidente Cairo può finalmente togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Il suo Torino ha sorpreso un po’ tutti: sia per i risultati ottenuti, sia per la qualità del gioco espresso. Ma prima del lavoro sul campo, c’è sempre da considerare quello in ufficio, essenziale per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo. I granata stanno andando ben oltre le aspettative: accarezzato per qualche settimana il sogno Europa, gli ultimi risultati hanno risvegliato gli uomini di Ventura. Calciatori e tifosi hanno rimesso i piedi per terra. E ora sperano di tornare a macinare punti.
ROSA – A disposizione di Giampiero Ventura una squadra fatta apposta per lui. La società ha soddisfatto tutte le sue richieste per attuare il nuovo modulo: il 3-5-2. Il tecnico ha capito l’evoluzione (o meglio, involuzione) del nostro campionato e si è adattato a un sistema tattico parecchio diffuso nel calcio italiano. Con una differenza: la mentalità offensiva del 4-2-4 è rimasta, ma i tre difensori e i due esterni garantiscono una maggior copertura difensiva. Il mister ci ha messo del suo, come l’adattamento di Vives a difensore centrale (visto in più di un’occasione) e la trasformazione di Alessio Cerci da ala ad attaccante puro.
L’UOMO CHIAVE – I due terminali offensivi, Alessio Cerci e Ciro Immobile, hanno fatto le fortune di questa squadra. Sono loro che meritano particolare attenzione. E Benitez lo sa bene. Il primo funge da rifinitore, ma va in rete spesso e volentieri. Dal suo sinistro vellutato arrivano le pennellate giuste per l’attaccante napoletano, che pensa solo a metterla dentro. Sembrava aver lasciato il suo grande talento a Pescara, ma con la maglia del Torino lo ha ritrovato ed è tornato a fare gol a grappoli. Attenti a quei due, insomma.
GLI ULTIMI RISULTATI – Tre partite, zero punti. Quattro gol subiti, zero fatti. Abbiamo parlato in modo egregio di questo Torino, ma gli ultimi risultati sono tutt’altro che esaltanti. Le sconfitte sono arrivate contro Juventus, Sampdoria e Inter. Debacle clamorosa quella contro i blucerchiati.
COME GIOCA – Ne abbiamo già parlato in precedenza. Questo Torino gioca un buon calcio ed è sotto gli occhi di tutti. Proprio come nel vecchio 4-2-4, la forza è nella spinta degli esterni. Da una parte Damian e dall’altra Pasquale o Masiello sono chiamati a un lavoro massacrante per ricoprire entrambe le fasi. Fondamentale anche il lavoro di Cerci, che naviga per tutto il fronte offensivo per favorire l’inserimento dei centrocampisti.
Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Kurtic, Vives, Farnerud, Pasquale; Cerci; Immobile.