di Daniele Sulmonte
Higuaìn, Mertens, Reina, Albiol. Tanti ottimi acquisti effettuati quest’estate da Riccardo Bigon, ma fra tutti la vera sorpresa non può che essere lui: Jose Maria Callejon. Arrivato tra lo scetticismo e l’insoddisfazione generale, l’ex ‘canterano’ madrileno sta ritagliandosi nel Napoli di Rafa Benitez un ruolo da primissima donna. Quindici goal complessivi tra Campionato e Coppe per lo spagnolo, alla faccia di chi storceva il naso ad inizio anno per aver ereditato la pesantissima maglia numero 7 lasciata vuota da Cavani e alla faccia di chi non è riuscito ad individuargli una collocazione tattica precisa in mezzo al campo: Josè Mourinho. Infatti – come racconta il Roma – se il ragazzo di Motril è sbarcato a Napoli con la valigia carica di punti interrogativi, il “merito” è proprio del tecnico portoghese che per due stagioni al Real Madrid lo ha utilizzato da attaccante esterno e talvolta persino da terzino. E proprio per scrollarsi da dosso questa scomoda etichetta, lo spagnolo non perse tempo e si presentò così: “Sono qui per fare tanti goal, per essere decisivo”, che tra le righe si può anche interpretare come un un “Mourinho non ha capito nulla, sono un attaccante!”. Benitez ha voluto fortemente il suo acquisto, dandogli fiducia fin dal primo momento. Una fiducia ripagata alla grande: oggi Don Rafa si trova a raccogliere i frutti di questa sua mezza scommessa, e poco importa se lo special One spesso utilizzava Callejon soltanto per mortificare Di Maria. La cosa importante è essersi ritrovati in casa un attaccante di valore assoluto. Tanto alla fine a restare sbalorditi dal talento dell’ex Real sono stati solo coloro che a Dimaro storcevano il naso nel vedere uno ‘scarto’ di Mourinho indossare la maglia che fu di Cavani: Benitez e Callejon sapevano già che sarebbe stato un anno a suon di goal.