di Vincenzo Matino
Reina 6,5 – Mostruosa la parata bassa sul tiro di Maicon. Si conferma uno dei migliori in campo mostrando sempre sicurezza tra i pali.
Maggio 5,5 – Si propone poco in fase offensiva preferendo non scoprire troppo la fascia di competenza. Prestazione senza infamia e senza lode.
Fernandez 6,5 – Preciso e concentrato, limita la velocità devastante di Gervinho con interventi decisi ma sempre puliti.
Albiol 5,5 – L’ex Real Madrid è più impreciso del solito e alcune indecisioni per poco non creano problemi seri a Reina.
Ghoulam 6,5 – Prestazione eccellente per l’esterno azzurro che non solo mostra un’attenzione difensiva invidiabile contro Maicon e Bastos, ma si inventa nel finale anche l’assist decisivo per Callejon.
Dzemaili 4,5 – Non trova la misura degli appoggi e in ripartenza appare lento e impacciato. Benitez lo sposta qualche metro più avanti per creare maggiore densità, ma fatica eccessivamente nei recuperi senza palla. (60’ Henrique 6 – Tiene bene la posizione a centrocampo togliendo spazio alla manovra giallorossa)
Inler 5,5 – L’intesa con Dzemaili non è delle migliori. Si fa vedere poco in fase di impostazione limitandosi spesso a uno sterile giro palla.
Callejon 7 – E’ l’ui l’uomo della provvidenza. Si divora prima un gol a tu per tu con De Sanctis, poi nel finale trova il colpo di testa che vale i tre punti. (84’ Pandev s.v.)
Hamsik 4,5 – Lo slovacco vaga spaesato per il campo non riuscendo mai a trovare la posizione giusta. (72’ Insigne s.v.)
Mertens 6 – Nel primo tempo sbaglia due appoggi clamorosi che permettono alla Roma di creare due palle gol. E’ però sempre lui l’uomo che prova quanto meno a cambiare passo all’attacco con le sue sortite.
Higuain 5,5 – Troppo isolato il centravanti argentino che viene preso in facile consegna dalla coppia Benatia-Castan. Ha una sola palla gol con un destro in controbalzo che termina senza fortuna alto sulla traversa.
All. Benitez 6 – Le defezioni di Behrami e Jorginho non gli facilitano il compito di contrastare una Roma brillantissima. Ha il merito di tenere sempre alta la concentrazione dei suoi che sanno soffrire fino alla fine segnando su una delle pochissime disattenzioni avversarie.
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