Doblas: “La telefonata di Benitez mi ha scioccato. Qui ci sono tanti campioni”

Il neo portiere del Napoli Toni Doblas, chiamato per sostituire l’infortunato Rafael, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a El Pais: “Quando è arrivata la chiamata di Benitez non ci credevo. Il mio procuratore aveva provato a offrirmi al Betis, ma non ero ciò che stavano cercando. I tifosi mi avrebbero voluto, ma si sa che nessuno è profeta in patria”.

ESPERIENZA IN AZERBAIGIAN – Il racconto di Doblas in merito alla sua ultima esperienza: “In Azerbaigian mi hanno ingannato. Non ho ricevuto i soldi che avevano pattuito, ma soprattutto per ricevere l’ok per il trasferimento ho dovuto rinunciare a ben 250mila euro. In compenso però ho imparato molto della cultura di un paese musulmano”.

LA TELEFONATA – Il portiere azzurri si spiega cosa è successo quando ha ricevuto la telefonata di Benitez: “Ho 33 anni ma mi sento molto bene. Fui contattato dal preparatore dei portieri di Benitez, Xavi Valero, che mi chiese come stavo. Poi arrivò la chiamata di Benitez, che mi disse che puntava su di me. Sono rimasto scioccato. Abbiamo concluso tutto in soli 4 giorni, in cui non ho mangiato o dormito. Ora sono a Napoli e voglio dare a Rafa tutto ciò che mi chiede”.

ACCOGLIENZA – Il primo impatto con lo spogliatoio è stato buono fin da subito: ““Mi hanno accolto molto bene, soprattutto nello spogliatoio, e in particolare da Reina e Callejon, che come me sono andalusi. Pepe mi ha dato il suo numero, dicendomi di chiamarlo per qualsiasi cosa. Ha un gran carattere e una forte personalità. Spero di imparare molto da lui nei quattro mesi che restano, e se volesse riposarsi un po’ io ci sono”.

GRANDI GIOCATORI – Doblas non vede l’ora di scendere in campo con tanti campioni. E poi svela il suo idolo: “Oltre a Reina e Higuain ci sono altri giocatori molto validi. Hamsik lo conoscevo per la sua cresta. È fantastico! Ci sono poi Pandev e Insigne, e poi in Italia c’è uno dei miei idoli: Buffon”.

NAPOLI ANDALUSA – Napoli come l’Andalusia, la sua terra: “Voglio stabilirmi a Napoli, che è un piccolo pezzo di Andalusia, dove si mangia alla grande. Le persone sono fanatiche per il calcio, e forse un po’ troppo. Molti mi hanno detto che anche il loro idolo, Maradona, ha giocato nel Siviglia, ma io sono del Betis. Credo di meritarmi questa occasione e intendo convincere Benitez in questi mesi. Rafa è molto onesto e diretto, un vero malato di calcio”.

L.I.