BABY FENOMENI – Viktor Fischer, l’ennesimo gioiello dei lancieri

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

 

La scuola Ajax non mente mai. Ad Amsterdam, ma in generale in tutta l’Olanda, anno dopo anno, vengono sfornati giovani talenti. E la maggior parte delle volte riescono a emergere senza troppe difficoltà. Ci mettono veramente poco tempo a ritagliarsi un posto in prima squadra: non è un caso che l’età media dei club olandesi non va mai oltre i venticinque anni. Quella dei lancieri è di 23,07 ed è piena di fenomeni pronti a esplodere: uno di questi è Viktor Fischer, esterno offensivo sia di destra che di sinistra. E’ un classe 1994, ma è già un tassello cardine del 4-3-3 di De Boer.

 

CARATTERISTICHEFischer è uno di quei giocatori che regala spettacolo ed entra nel cuore dei tifosi in poco tempo. La giocata di lusso non è mai un optional, ma un dovere. A volte anche in modo esagerato. Con ampi margini di miglioramento, il danese fa progressi partita dopo partita. E l’Ajax se lo gode almeno fin quando lo permettono gli sceicchi o magnati russi di turno: perché sembra destinato a vestire la maglia di un grande club. Potrebbe fare le fortune di tante squadre: è un calciatore moderno, adatto al tipo di calcio espresso dalle grandi d’Europa. Predilige partire dalla fascia sinistra per rientrare e sfoderare il suo destro: potente, vellutato, chirurgico.

 

BIOGRAFIAViktor Fischer nasce il 9 giugno 1994. Prima di approdare nelle giovanili dell’Ajax, ha trascorso diversi anni in diverse squadre in Danimarca: Lyseng IF, AGF e FC Midtjylland. Prima di firmare con i lancieri, le grandi d’Europa, fra cui Chelsea, Inter, City e United, vengono letteralmente incantate da una sua prestazione con l’under17 danese. Alla fine, però, decide di trasferirsi ad Amsterdam. Nel suo primo anno con la squadra giovanile dei lancieri raggiunge la finale della Next Generation Series (la Champions League dei giovani): a spuntarla è l’Inter di Stramaccioni ai calci di rigore. La stagione successiva (2012-13), entra in prima squadra e debutta in Eredivise. Per tutto l’anno mette in luce un grandissimo talento che non passa inosservato a nessuno. Resta all’Ajax e diventa titolare. E continua a incantare.

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