Jorginho: “Vi racconto la mia vita. Ripagherò la fiducia dei tifosi, l’anno prossimo ci avvicineremo alla Juve”

 

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Jorginho racconta la sua storia al Corriere dello Sport. Ecco le parole del centrocanpista napoletano: “A quindici anni sono arrivato a Verona, un Paese nuovo, lingua sconosciuta e la famiglia a ore e ore da me. Mi ritrovai in un convitto, mi davano anche la paghetta: venti euro alla settimana e diciotto mesi difficili, i più duri di sempre. Quella città è diventata la mia seconda casa – racconta Jorginho -, quando sono a Posillipo, dove sono andato ad abitare con la mia compagna, mi capita di fermarmi a rivedere i miei ventidue anni. Non è stato semplice, ma c’è qualcuno a cui è andata peggio”
TRASFERIMENTO AL NAPOLI – “Poi è arrivato il Napoli e ho scoperto negli occhi della gente la soddisfazione per il mio arrivo. E mi chiedevo: ma cosa ho fatto per meritarlo? Sono in debito per le manifestazioni di simpatia, ma sono convinto che ripagherò: io sono venuto qua per vincere e so che rischio di fare affermazioni banali. Ma c’è la storia del calcio, qui; calciatori di profilo elevatissimo e un allenatore che da solo è una garanzia: con lui si può puntare a qualsiasi obiettivo. E c’è una società che ha un progetto ma non per modo di dire: è nei fatti. E un pubblico che fa impazzire”. 
ESCLUSIONE E. LEAGUE –  “Vado per ordine: io capisco Benitez e se non m’avesse lasciato fuori dalla lista dall’Europa League si sarebbe trovato senza difensori. E’ chiaro che avrei preferito giocare, ma quando il mister m’ha parlato non c’è stato bisogno di spiegare. Avrò modo di farlo, se lo meriterò, al sabato, alla domenica. Intanto, contro lo Swansea ho sofferto come un matto; e comunque se dovessimo vincere la coppa, la sentirei anche mia, perché io condivido ogni cosa con i miei compagni. E se dovesse vincere il Napoli in quel successo ci sarebbe anche Jorginho. Però adesso abbiamo la Roma, non so se è un vantaggio affrontarla senza De Rossi: so che possiamo ancora afferrare il secondo posto. Per quest’anno sarebbe un bel successo. Poi, più in là, nella stagione prossima, verificheremo se sarà possibile avvicinare la Juventus. Sta meritando, sta andando forte, ha qualità. Ma il Napoli ha fame e un giorno prima o poi…”.
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