Henrique: “Essere a Napoli è meraviglioso, solo una cosa mi risulta difficile”

 

Ha lasciato il Brasile tra lo stupore  e lo scontento della tifoseria del Palmeiras, ecco perché Henrique ci torna, attraverso i microfoni di Lancenet, per raccontare la sua scelta e la sua prima parte di esperienza in maglia azzurra: “E’ troppo bello essere in Italia, non pensavo che era così.  Il Napoli fuori dal campo e detro dà sostegno e cerchiamo di essere tutti uniti. Questo aspetto: l’aiutarsi, facilita l’adattamento. La cosa più complicata è che io sono arrivato qui quando la stagione era già iniziata, mentre in Brasile ancora no. Ma stanno facendo di tutto per venirmi incontro. Per ora vivo da sola,  ma mia moglie si trasferirà qui. Sto scegliendo un posto dove vivere, la scuola per i bambini, mentre lei risolve gli ultimi dettagli burocratici”.

CAPITOLO EUROPA – Henrique fa cenno alle sue vecchie esperienza in Spagna e Germania: “Sicuramente ora in Europa mi trovo meglio, prima non avevo molta esperienza. Poi ho vissuto tre anni in Europa ed ho imparato molto.Ora so già cosa affronterò, quindi sono tranquillo. Se ho parlato con Scolari (ct del Brasile, ndr) sul trasferimento? No, è stato tutto molto rapido,  ma conoscendo la dimensione di Napoli, come è  in crescita in Europa, sapeva che era una grande opportunità. La prima proposta era di prestito, e non era buona per me né per il Palmeiras. Certo avrei voluto giocare il centenario, ma alcune cose che sono successe  hanno influenzato la decisione. Fare bene in Europa sicuramente mi può aiutare in vista della nazionale, ma questo è indifferente”. 

ADDIO DOLOROSO – Il brasiliano è cosciente di aver suscitato una vera e propria rivolta da parte dei tifosi Verdao, che hanno mal giudicato il suo addio: “Quello che mi ha fatto rimanere male è che non sono riuscito a dire addio ai tifosi, loro sono sempre stati buoni con me ed avrei voluto ringraziarli. Se penso ad un ritorno? Devo ancora salutare i tifosi e questo lo farò al momento giusto. Senza dubbio tornerò in Brasile, tra molto tempo, quando penserò a chiudere la carriera e lo farò al Palmeiras sicuramente. Ma per questo c’è ancora tempo, ho molta strada ancora da far qui (ride, ndr).

 

S.U.

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