Il selezionatore della nazionale spagnola ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi anche su José Callejòn, spagnolo del Napoli che, come Borja Valero, non ha mai gioito per una convocazione nella ‘Roja‘:
LA SFIDA CON L’ITALIA – “L’Italia è un rivale che ha sempre saputo toccare i tasti giusti per complicarci la vita, soprattutto per ciò che riguarda la nostra fase difensiva. Penso all’apertura del campo con Maggio e Giaccherini, alle incursioni centrali di De Rossi, Montolivo o Marchisio, agli uno contro uno di Cassano e Balotelli, all’intelligenza di Pirlo.
Hanno sempre saputo trovare idee che ci hanno creato difficoltà, che fortunatamente siamo sempre riusciti a superare – spiega Del Bosque – Nel debutto dell’Europeo in Polonia non solo Di Natale ci fece l’unico goal del torneo, l’Italia ci fece male, molto male. Considero la finale contro di voi la miglior partita della mia gestione, non dimentico che l’Italia aveva parecchi problemi: stanchezza, gli infortuni di Chiellini e Motta… Siete stati campioni del mondo da poco, avete ottimi giocatori, e il blocco juventino è importante e collaudato.
Balotelli è un giocatore decisamente singolare. Capace di tutto e di niente. Ottimo giocatore che ha qualità di vario genere: goal, forza, fisico, velocità, tiro. Se vuole può diventare uno dei grandi giocatori che ci sono in giro“.
GLI SPAGNOLI D’ITALIA – “Borja Valero lo conosco perfettamente, e da quando era un ragazzino. La Fiorentina l’ho vista spesso recentemente e poi lui è già venuto con noi. Però la concorrenza a metà campo è tremenda. È impossibile far entrar tutti.
Callejon sta facendo molto bene, chiaro che ha opzioni di esser chiamato. Questa lista non è definitiva, vale solo per la partita con l’Italia. Però, ripeto, abbiamo problemi seri per incastrare nel mosaico le tante ottime tessere che abbiamo.
So che qualcuno si aspettava la convocazione di Llorente, però potrebbe venire qui qualcuno del Chelsea a chiedermi perché non viene Torres, o uno del Tottenham per Soldado, o uno dell’Atletico per Villa. Non è facile. Per Fernando l’importante è che abbia superato tutto ciò che ha vissuto nell’ultimo anno a Bilbao, che ora giochi con continuità e sia considerato alla Juventus. Lui è contento, il club anche, bene così. E sa che lo apprezziamo molto, lasciarlo fuori è una cosa che ci da fastidio“.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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