Dopo Benitez (CLICCA QUI PER LEGGERE LE SUE PAROLE), anche Garry Monk è intervenuto in conferenza stampa nella vigilia di Napoli-Swansea. Il tecnico del gallesi sa che sarà una partita diversa rispetto a quella di una settimana fa: “Abbiamo avuto modo di vedere lo stadio, rispetto al Mestalla gli spalti qui sono un po’ più lontani dal campo. So l’atmosfera ostile che ci aspetta ma dopo Liverpool ho parlato coi miei e sono carichi. Ho giocato tante partite in stadi diversi, questo campo non l’abbiamo mai calcato ed è un onore per noi. Pensiamo a giocare contro una squadra che imposta il suo gioco offensivo”.
ANDATA – La partita al Liberty Stadium non è andata giù al tecnico per il mancato gol del vantaggio: “All’andata eravamo delusi per non aver segnato, quello è stato il fattore negativo. Segnare in casa è fondamentale. Meritavamo di farlo ma i portieri hanno dato il meglio di loro. Con Benitez preferisco parlare dopo, è stato molto carino con me e ricevere consigli da un tecnico della sua caratura è motivo d’orgoglio. Agli azzurri toglierei 11 calciatori: sono una grande squadra che non meritava di uscire dalla Champions. Comunque andrà a finire sarà motivo d’orgoglio per il nostro club. Siamo felicissimi di quello che abbiamo fatto negli ultimi anni. Il club sta continuando a crescere. Giocare queste partite aumenta anche il nostro appeal e la mentalità della squadra”.
NAPOLI – Il pensiero di Monk sugli azzurri: “Ogni volta che giochi contro queste squadre forti c’è preoccupazione. È importante pensare a noi stessi. E possiamo migliorare. Quella è la tattica migliore. Quando preparo le gare penso al 90% alla mia squadra, 10% all’avversario. Mi aspetto un Napoli offensivo: questa è la loro mentalità, senza dimenticare che giocano al San Paolo. Vedremo domani come saranno in campo”.
PLR