Ecco un estratto del Corriere dello Sport relativo alla questione ‘cabala‘ del Napoli, con gli azzurri che rispettano la tradizione tutta napoletana e sposano la scaramanzia per andare avanti a suon di vittorie:
“Più di venti anni fa Maradona baciava in fronte Carmando prima delle partite.Adesso Higuain entra in campo facendo tre saltelli, si abbassa, tocca l’erba con la mano destra e si fa il segno della croce. Callejon bacia tutti i santini sulle scale del San Paolo, Reina fa il pieno di benzina e beve un bicchiere di vino la sera prima di giocare, Benitez usa spesso dei calzini con un personaggio dei cartoni animati, Taz. Napoli, si sa, è la patria della scaramanzia e anche chi arriva da lontano ci mette poco a entrare in sintonia con le abitudini partenopee. Soprattutto se il più superstizioso di tutti è il presidente De Laurentiis, che dal cinema ha ereditato molti rituali: sempre lo stesso posto al San Paolo, il giaccone verde indossato durante le partite, gli inviti allo stadio a chi ha portato bene al Napoli. Da una sua intuizione è nata la scelta che nelle ultime settimane è diventata un vero e proprio portafortuna per Hamsik e compagni: la maglia gialla.
CHE NUMERI! – La svolta dopo la rovinosa caduta di Bergamo: dal 2 febbraio in poi il Napoli ha messo da parte la tradizionale casacca e si è affidato esclusivamente alla terza maglia ufficiale, la “Yellow Power”, di colore giallo con banda obliqua di colore azzurro. Da allora una sconfitta (ma indolore, 3-2 all’Olimpico con la Roma) e tre vittorie consecutive (3-1 al Milan e 2-0 al Sassuolo in campionato e 3-0 alla Roma in Coppa Italia). Il debutto stagionale c’era stato il 2 dicembre in trasferta con la Lazio (4-2, doppietta di Higuain e gol di Callejon e Pandev). In totale sono 8 le partite giocate in giallo, fra campionato e coppe: il bilancio è di 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta, con una media punti di 2,375 a partita. Un ritmo molto più alto rispetto alle altre divise: con quella azzurra sono arrivate 15 vittorie su 23 partite (media punti 2,086) e con quella camouflage 1 vittoria su 3 partite (media 1,333).
BENITEZ – Difficile adesso tornare indietro, difficile staccarsi da quel giallo portafortuna, anche se è già pronta anche un’altra maglia nuova, la quarta della stagione, la “Xtreme” (camouflage arricchita dai colori azzurro e giallo e finora indossata solo da Jorginho nel giorno della presentazione ufficiale). “La scaramanzia a Napoli è fondamentale – ha detto nei giorni scorsi Benitez – visto che abbiamo avuto buoni risultati con la maglia gialla stiamo continuando ad utilizzarla e lo faremo finchè porterà fortuna. Io non sono scaramantico e non ho chiesto io di giocare così, ma è difficile cambiare adesso…”.
IL PIPITA – Sarà d’accordo anche Gonzalo Higuain, che quando si veste di giallo diventa incontenibile: il Pipita nelle 8 partite giocate con la maglia gialla ha segnato 9 gol dei suoi 18 gol stagionali (tre alla Lazio, due al Milan, uno alla Roma, uno alla Lazio, uno al Cagliari, uno all’Arsenal). Il colore ispira anche Callejon (a segno 3 volte), Mertens, Insigne, Pandev, Inler, Jorginho e Dzemaili (tutti in rete una volta).
MAGICO – Sembra esserci qualcosa di magico in quelle maglie, in quel colore. Secondo alcuni studi utilizzarlo stimola la razionalità e il cervello, aumenta l’attenzione e la concentrazione. Il giallo viene considerato sinonimo di vivacità, di crescita e di cambiamento. Non è la prima volta che il Napoli lo utilizza per le sue maglie: era successo già due anni fa con Mazzarri in panchina, nel 2001-2002 in serie B con De Canio, nel 1995-96 con Boskov e nel 1984-85 quando l’allenatore era Marchesi e a Napoli arrivò Maradona.
I TIFOSI – In queste ore, comunque, l’abbandono temporaneo della maglia azzurra non ha fatto felici tutti i napoletani. Attraverso i social network è montata la protesta di una parte della tifoseria, che ha fatto sentire la sua voce con uno slogan che molti hanno condiviso (“Rivogliamo i nostri colori”). Ma la stragrande maggioranza non vuole sentire parlare di cambiamento: finchè porterà fortuna, come dice Benitez, bisogna andare avanti così. E il Napoli non è intenzionato a tornare indietro: giovedì nellasfida con lo Swansea in Europa League, così come lunedì sera al San Paolo con il Genoa sarà ancora in maglia gialla. Benitez vuole vincere il suo Tour.”
Fonte: Corriere dello Sport