di Vincenzo Matino (Twitter: @VincenzoMatino)
“Lorenzo è come Zola, solo che il secondo è stato più fortunato”. Parola di Ottaiano, agente di Insigne. Meno male che il ragazzo andava lasciato tranquillo, libero di lavorare senza troppe pressioni. Può mai esserci cosa migliore che paragonare il 24 azzurro a uno che, ma giusto un po’, ha scritto un pezzo della storia del calcio italiano?
E a detta del procuratore, Zola sarebbe stato addirittura facilitato agli inizi a Napoli grazie alla presenza di Maradona. Certo, ricevere sulle spalle l’eredità del calciatore più forte della storia è sicuramente un vantaggio, sicuro. La cosa migliore che forse la piazza, i procuratori e la stampa possono fare, è lasciare il 24 azzurro libero di esprimersi ai suoi massimi livelli, che siano quelli di Zola o chicchessia.
Come diceva De Gregori in una sua famosissima canzone: “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette”. Ecco, evitare paragoni ingombranti con gente che aveva spalle larghissime nonostante il fisico minuto potrebbe essere un buon inizio, evitando così di creare false aspettative nei tifosi. I paragoni li portano via i fischi del San Paolo, le belle giocate e la personalità, quelle restano.
