di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)
Archiviata la doppia sconfitta contro Atalanta e Roma, il Napoli riparte dal San Paolo: ad aspettarlo c’è il Milan.
SOCIETA’ – E’ un Milan completamente nuovo. Non solo in campo, ma anche in ufficio. Il presidente Berlusconi ha deciso di “affiancare” la figlia Barbara all’immortale amministratore delegato Galliani. Ed è probabile che, senza questa doppia cattedra, difficilmente sarebbe arrivato l’esonero di Massimiliano Allegri: fra il tecnico toscano e Galliani c’era (e forse c’è) un ottimo rapporto. Quello che, invece, è sempre mancato con papà e figlia Berlusconi. Ma forse questa volta hanno ragione loro: il Milan aveva bisogna di una ventata d’aria fresca, per scacciare via quel clima logorante che aveva caratterizzato le ultime uscite rossonere.
CURIOSITA’ – Clarence Seedorf è il primo allenatore nella storia della Serie A di colore.
ROSA – Questa non è una squadra da metà classifica: tutt’altro. Certo, niente a che vedere con il Milan di due anni fa, ma una posizione da Europa League ci sta tutta. I problemi di questa squadra sono prettamente nelle retrovie: Bonera e Silvestre sono alla deriva e Mexes passa più tempo dall’estetista che a Milanello (ed è meglio così per Seedorf). L’unico un po’ decente è Zapata, ma soffre di mancanza di concentrazione troppe volte durante la partita. Se lo becchi in giornata può fare bene. Senza dimenticarci di Adil Rami, l’ultimo arrivato. Il difensore francese è stato uno dei colpi a effetto di Galliani, insieme anche a Essien, Taarabt e Honda. Tutti arrivati senza tirar fuori nemmeno un euro. Il potenziale offensivo di questa squadra è enorme: Seedorf lo ha capito e sta cercando di puntare soprattutto su questo. E il modulo, 4-2-3-1, ne è una prova.
L’UOMO CHIAVE – Tralasciando gli aspetti privati e gossippari, Mario Balotelli si conferma il punto cardine di questa squadra. Il suo campionato, fino a ora, non è stato soddisfacente sia per i tifosi del Milan. Troppi alti e bassi. Anzi, troppi bassi e pochi alti. Quelle poche volte che decide di giocare a calcio diventa decisivo. Ogni punizione a favore dei rossoneri nei pressi dell’area di rigore avversaria è un’occasione da goal, perché in un modo o nell’altro la porta la prende sempre. E’ importante che Balotelli riesca a trovare la condizioni fisica e mentale giusta. Non dimentichiamo che fra qualche mese ci aspettano in Brasile.
GLI ULTIMI RISULTATI – La cura Seedorf, anche se non così palese, ha dato i suoi primi frutti. Nelle tre partite di campionato con il tecnico olandese sono arrivati sette punti, ovvero due vittorie contro Verona e Cagliari e un pareggio contro il Torino che ha ridimensionato un po’ l’evoluzione rossonera. Di mezzo c’è anche la clamorosa sconfitta in Coppa Italia per mano dell’Udinese a San Siro. Napoli, dunque, è il primo vero banco di prova per il nuovo allenatore.
COME GIOCA – La boccata di ossigeno portata da Seedorf non rimane solo negli spogliatoi, ma è evidente anche in campo. Il tecnico vuole fin da subito sfruttare l’enorme potenziale offensivo di questa squadra. La sua idea di base resta quella del 4-2-3-1, una sorta di 4-2 e fantasia, come battezzato da Galliani ai tempi di Leonardo nella stagione 2009/2010. In porta Abbiati. In difesa De Sciglio (maggiormente valorizzato da Seedorf), Mexes, Rami e Emanuelson. A centrocampo il duo Montolivo-De Jong, con Essien pronto a subentrare dalla panchina. Insieme a Honda e Robinho (ormai ex giocatore), il trittico dei trequartisti dovrebbe essere completato da Taarabt, vista l’assenza di Kakà. In attacco l’unica punta Balotelli, che ha scontato contro il Torino l’ennesima squalifica della sua carriera.