DITELO VOI – Napoli in crisi: di chi è la colpa? Ecco le opinioni dei nostri lettori

 

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di Mario D’Amiano (Seguimi su Twitter: CLICCA QUI)

 

Il Napoli non riesce più a vincere e convincere. Dopo un inizio di stagione a dir poco esaltante, la squadra di Benitez ha fermato la sua corsa verso il sogno scudetto. I tifosi si chiedono chi sia il responsabile di questa crisi di gioco e risultati e NapoliCalcioLive, attraverso la rubrica interattiva, lascia parlare proprio i sostenitori partenopei (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DI LANCIO).

Per me la colpa è solo della dirigenza del Napoli, compreso naturalmente il presidente che ha le colpe maggiori“. Perentorio il commento di Antonio Scarpato, il quale continua la sua disamina: ” Quando si prende un allenatore con l’esperienza e le abilità di Benitez, bisogna costruirgli una squadra adeguata secondo le sue richieste. A Napoli si è verificato il contrario: è l’allenatore che si sta adeguando a quello che il presidente gli propone“. Vincenzo Gaudino vuole una celere risposta sul mercato da parte di De Laurentiis, invitato a investire capitali in estate: “Per me la copla del presidente che non vuole ‘cacciare’ i soldi. E’ ora di mettere mani alla tasca e di comprare qualcuno“. Anche Dino Renzulli ha da ridire circa la strategia adottata nel mercato di riparazione: ” Una squadra per reggere ad alto livello ha bisogno di acquistare calciatori adatti. A gennaio non sono stati acquistati, per cui non condivido la politica di De Laurentiis che, in questo modo, non farà crescere adeguatamente il Napoli“. Rosaria Pentoriero difende il mister spagnolo: “Benitez non è stato accontentato, la colpa non è sua“. Mario Esposito, invece, non accetta le critiche mosse al presidente: Sicuramente i risultati non stanno arrivando, ma non dobbiamo criticare sempre De Laurentiis. Aspettiamo la fine dell’anno e poi tiriamo le somme“. Marco Di Somma, infine, va controtendenza avanzando l’idea di un concorso di colpe: “La colpa è di tutti.  A partire dai tifosi che allo stadio fischiano la squadra in un momento di difficoltà; della società che a giugno non ha dato il massimo sul mercato; dell’allenatore che, nonostante sapesse le difficoltà del campo di Bergamo, ha schierato in campo Zapata e Inler nei due ruoli fondamentali; per finire la colpa è anche dei giocatori che scendono in campo svogliati e disattenti, non con la grinta che contraddistingue la Juventus e la Roma“.

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