di Luca Incoronato
In una celebre scena del film “La banda degli onesti” Antonio Bonocore, Giuseppe Lo Turco e il signor Cardone si cimentavano in una ripetuta conta, terrorizzati all’idea d’essere sorteggiati per testare la bontà delle loro banconote false. A circa mezzo secolo di distanza dalla pellicola, uscita nelle sale nel 1956, i giocatori del Napoli si sono divertiti per anni nel riproporre la stessa esilarante scena, forse per un omaggio al compianto principe della risata e di conseguenza alla stessa Napoli.
CAVANI E LA FRANCIA – In questo caso però i soldi non c’entrano e tutto ruota intorno all’annoso problema di battere una punizione. Forse è vero che “Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”, ma trasformare puntualmente una potenziale occasione da gol in un puro e semplice fastidio da addossare a chiunque abbia le spalle tanto grandi da sopportare i fischi del pubblico, è qualcosa che alla lunga farebbe forse infuriare anche il serafico De Gregori. Negli anni nessuna sessione di calciomercato ha portato a Napoli un tiratore esperto, ma in tanti hanno provato a esercitarsi, purtroppo con scarsi risultati. L’unico a mostrare nel tempo una certa attitudine è stato Edinson Cavani, il cui allenamento ha portato due perle contro Dnipro e Torino e qualche legno, oltre che alcune segnature con la maglia dell’Uruguay (come Buffon ben ricorda). La nuova frontiera del calcio francese ha però conquistato anche lui, così come Lavezzi e tanti altri che negli ultimi anni hanno preferito trasferirsi al Parco dei Principi.
NO FALTA LA FALTA – Il nuovo corso del Napoli ha portato numerose novità, sia a livello tattico che individuale. Al fischio di una punizione da posizione interessante infatti i portieri avversari hanno iniziato a sistemare le barriere con attenzione e preoccupazione, intimoriti dalla contesa del pallone tra Mertens, Insigne, Callejon e Higuain. Ad oggi è possibile dire che i primi due sono i veri specialisti, con due gol, un legno a testa e qualche palla salvata a fil di palo, ma avere negli ex Real i due tiratori d’emergenza è un lusso inatteso che può far solo gioire i tifosi.
“ROBERTO” GHOULAM – Come se non bastasse inoltre il mercato invernale ha fatto approdare a Napoli l’esterno Ghoulam, che contro la Roma in Coppa Italia ha chiarito le gerarchie per le punizioni dalla distanza. Per ben due volte il giovane algerino ha fatto tremare i guantoni di De Sanctis, guadagnandosi i complimenti del telecronista Alberto Rimedio: “Calcia come Roberto Carlos”. Senza voler però scomodare le divinità del politeismo calcistico, è palese che i calci di punizione per gli azzurri non facciano più digrignare i denti a nessuno, al massimo possono rompere qualche incisivo: per info chiedere a Langerak del Borussia Dortmund.
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