di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)
Maladroit vale in francese “maldestro, goffo, inesperto, inopportuno, sconveniente”. Ed è proprio così che L’Équipe definisce, in maniera piuttosto lapidaria ma estremamente rispondente al vero, la prestazione degli azzurri sabato contro il Chievo. Pur sottolineando la striscia di otto gare senza sconfitte dei nostri, i cugini transalpini non mancano di enfatizzare la poca lucidità sotto porta dell’undici di Benítez e soprattutto l’“incroyable loupé” (immagino non ci sia bisogno di traduzione) del Pipita Higuaín a tu per tu col malcapitato Puggioni. Oltre i Pirenei, invece, l’attenzione è come al solito puntata sulla folta colonia ispanofona alla corte del Dela, con menzioni particolari per Raúl Albiol e per un ormai imprescindibile Callejón, che Marca.com non esita a definire addirittura “intocable” per gli schemi del tecnico madrileno. 13 reti in tutte le competizioni (record in carriera eguagliato) e nessuna intenzione di smettere di segnare e far sognare Napoli. Sporting Life si concentra piuttosto sul “bizarre trend” che si è instaurato di recente negli scontri diretti fra Napoli e Chievo: senza il pareggio acciuffato in extremis, questa sarebbe stata infatti la quinta sconfitta negli ultimi otto confronti coi veronesi. Ma per fortuna i trend passano, così come purtroppo passano pure i treni per l’Europa.
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