Hamsik: “Ecco il nostro nuovo obiettivo. Benitez ci ha criticato un aspetto di Bologna, preferirei giocare mezz’ala in un centrocampo a tre”

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Debutto della nuova trasmissione sul Napoli sul canale ‘Piùenne’ con protagonisti i giocatori azzurri. Era da anni che non si vedevano in tv, ora in ogni puntata saranno in studio, da Castelvolturno, a commentare le vicende della squadra. Per la prima puntata ecco il capitano, Marek Hamsik, che anzitutto parla del rapporto speciale con i tifosi: “Napoli è la mia seconda casa, altrove non c’è questa tifoseria. Mi hanno accolto bene, sta andando tutto bene negli ultimi anni, il Napoli non andava bene prima e ora i tifosi sono più caldi”

LEADER – “Non so se sono un leader, non sono uno che parla tanto. Non è che sono timido, posso ancora cresce da questo punto di vista, conta quello che si fa sul campo”

SULL’INFORTUNIO – “Non mi è mai capitato di stare fermo due mesi, il campo mi è mancato molto. Domeinca mi sentivo bene ma purtroppo non è andata bene dal punto di vista del risultato”

BOLOGNA-NAPOLI: “Non dovevamo concedere così tanto, avevamo un uomo in più. Abbiamo concesso un calcio d’angolo che non si dovrebbe concedere. Potevano farci gol solo così ma dovevamo gestire meglio la palla. Abbiamo perso due punti che potevano essere importanti. Nel dopogara sembrava di aver perso e non di aver pareggiato. Fa male pareggiare così. Stamattina abbiamo visto qualche video per analizzare come evitare di prendere gol così. Il mister ci ha criticato la mancanza di profondità per aprire la difesa avversaria nel primo tempo”.

SCUDETTO – “E’ difficile recuperare 12 punti alla Juventus: noi dovremmo farle tutte bene e loro sbagliarne un pò. Quest’anno la Juventus ha ancora qualcosa in più, sta andando ancora più forte dello scorso anno. Fare 12 vittorie consecutive è qualcosa di straordinario”.

CORSA CHAMPIONS: “Sembra vicina la Fiorentina ma dobbiamo guardare a noi stessi. La Roma si può raggiungere ancora. Diciamo che il secondo posto può essere un nostro obiettivo”.

PRESSIONE DELLA CITTA’ – “Sentiamo la responsabilità, ma la pressione è negativa, meglio evitarla”.

CENTROCAMPO ROMA E FIORENTINA- “Già ai tempi del Lione mi piaceva Pjanic, nella Fiorentina Anderson può dare una mano per il resto della stagione”.

POSIZIONE IN CAMPO – “Forse mi troverei meglio come mezz’ala a tre”

CRESTE – “La cresta mi rende più alto, la mia è più alta di quella di Vidal. Già da piccolo portavo la cresta, l’ho sempre avuta. Nel primo anno del Napoli non sapevo dove andare  e mi hanno portato dal barbiere Riccio a Pozzuoli: ci vado ogni 10 giorni”.

SU MARTINA, LA SUA COMPAGNA: “Ha smesso di giocare a pallamano, dopo che sono nati i bambini. In Slovacchia è uno sport molto popolare. Io e Martina ci conosciamo da bambini, andavo a vedere le sue partite. Ora abbiamo due figli: non li costringerò a diventare calciatori. Per adesso ci bastano due bambini maschi: fra qualche anno vedremo se arriverà anche una femmina”.

TATUAGGI – “Ho 24 tatuaggi: ho quello della Coppa Italia. Senza cresta in caso di scudetto? Sono troppo brutto! Il prossimo tatuaggio lo farò a marzo, insieme ad un amico”.

FUTURO – “Finché sarò qui e mi sentirò importante, resterò. Non ci penso a cambiare, ho già tante presenze e ne voglio tante altre”.

GOL IN FINALE DI COPPA ITALIA –  “Non lo dimenticherò mai, è stato il gol più importnate con la maglia del Napoli, me lo ricorderò per sempre”

ALLENATORI – “Con mister Mazzarri giocavamo col 3-5-2 e io agivo da mezz’ala; quest’anno c’è stato il cambiamento più importante per me, visto che gioco più avanzato dietro la punta. Forse con Mazzarri mi sono trovato meglio perchè è l’allenatore che è rimasto più a lungo con noi”.