@NCLIVE – L’agente-amico Recasens: “Vi racconto il ‘mio’ Higuaìn, con il Napoli è amore vero”

 

Di Sabrina Uccello

 

Sembra lontano il giorno d’estate in cui il Napoli ha ufficializzato l’arrivo di Gonzalo Higuaìn, tra i più voluti colpi di mercato da parte della tifoseria napoletana, forse per gli occhi che sempre brillano quando si parla d’Argentina. Il neo-condottiero azzurro, nonostante portasse sulle spalle la pesante eredità del Pibe de Oro ed il fardello del dopo-Edinson Cavani, è entrato al San Paolo in punta di piedi, vestito dell’umiltà che contraddistingue i grandi. E’ bastato salire le gradinate dello stadio fino a toccare il manto erboso per ascoltare il boato dei tifosi sugli spalti, il giorno della sua presentazione, per capire che stava per cominciare una nuova storia d’amore, fatta del pallone da calcio ed una maglia azzurra. A distanza obiettiva da quel luglio di Dimaro, la redazione di Napolicalciolive.com ha contattato in esclusiva il rappresentate ed amico di Gonzalo Higuaìn, Cacho Recasens, per raccogliere le prime impressioni sull’avvio alle pendici del Vesuvio.

 

Cinque mesi son passati, possiamo dire che la fase di adattamento all’Italia è terminata?

Assolutamente sì, Gonzalo sta benissimo. La verità è che non ha nemmeno avvertito la necessità di adattarsi, perché si è subito sentito a suo agio, ha compreso nell’immediato che c’era empatia con i napoletani. E’ felice, non c’è nemmeno bisogno di dirlo.

 

Eppure si è fatto un po’ attendere, durante il ritiro estivo è partita una caccia al giocatore.

Vero, alcuni dicevano che era in un posto, altri in un altro. Le dico che semplicemente non poteva partecipare alla preparazione estiva insieme ai compagni se prima non venivano messi a posto tutti i tasselli, una negoziazione non è mai semplice, i contratti sono complessi e c’è bisogno che prima vengano pubblicati per poi mostrarsi in pubblico come nuovo acquisto.

 

E’ parso da subito come se il Napoli non aspettasse altro che Gonzalo e viceversa.

Già, è bastato poco. In questi giorni si sono dette cose non vere: Higuain non ha mai affermato di essere stato trattato male a Madrid dai tifosi né da nessun altro, semplicemente i cicli come iniziano così finiscono. Era arrivato per lui il tempo di cambiare aria e scegliere Napoli è stata la cosa più semplice del mondo, in un momento si è deciso.

 

Arrivare in una piazza così calda portandosi addosso il passaggio del testimone di Cavani non deve essere stato un gioco da ragazzi.

Le dico di sì invece, Gonzalo non ha mai sentito alcun peso, è una persona semplice, che è arrivata a Napoli per sposare una causa: portare in alto il club. E’ vero che qui mancano trofei da molti anni, fatta eccezione per la Coppa Italia, ma è una società solida che lavora bene e negli anni sta ottenendo ottimi piazzamenti. Sento dire che la Juventus è forte ed imbattibile, ma si badi bene che la strada per chiudere il campionato è ancora lunga chilometri e la palla è sferica, Gonzalo poi un combattente.

 

A proposito di Juventus: prima rivali con la casacca del Boca e del River, oggi con quella del Napoli e della Juventus, Higuain sente competizione con Tevez?

Beh, loro sono amici, per altro compagni di Nazionale, non direi rivalità. Quando si incontrano si scambiano chiacchiere, parlano molto ma è chiaro che in campo non si fa distinzione: tutti sono avversari, nel rispetto dei ruoli, s’intenda. Gonzalo pensa al Napoli, pensa a far vincere la sua squadra, è un ragazzo che odia perdere ed ama combattere.

 

Questo lo ha dimostrato con le lacrime in Champions League, forse è stata quella l’occasione per sigillare un connubio con i napoletani.

Claro, sono state lacrime di delusione e rabbia. Gonzalo ed i compagni erano coscienti di aver combattuto fino all’ultimo, ma come dicevamo poc’anzi la palla è sferica, purtroppo il talento e la bravura non bastano, spesso anche i campionati si vincono per botte di fortuna, la storia ne racconta molte di cose del genere. Sente molto la difesa della causa azzurra, vuole portare questo club dove merita: in alto. Questa è la ragione per cui quasi sentiva di doversi recriminare qualcosa, non vuole perdere, è un vincente e vincitore, si fidi. Quelli come lui non mollano.

 

Eppure spesso si sentono lamentele su Napoli, per la sua troppa passione, Higuaìn quasi loda quest’aspetto.

Verissimo, è onesto quando lo dice. Quello napoletano è un popolo passionale, allegro, che vive di calcio ed al mio assistito fa bene tutto questo. Ricordando le imprese di Maradona, ovviamente viene visto come il ‘nuovo argentino’ ed ha lui non pesa. Ha sposato questa causa e sono pronto a giurare che farà togliere a questa gente molte soddisfazioni. Vive la città anche un po’ ‘da turista’, gli piace girare, uscire con alcuni compagni di squadra. Cose semplici, fuori dal campo è un ragazzo comune e poi meglio non tardare la sera, altrimenti il mister… (ride, ndr). Ripeto: il campionato è ancora lungo ed il Napoli lassù ci sta bene!

 

Se Higuain potesse dire qualcosa ai tifosi, secondo lei, cosa direbbe?

Che insieme stanno camminando bene, c’è feeling ed affetto: Napoli ormai è casa, anche per la somiglianza con l’Argentina. Gonzalo è pronto a qualsiasi sfida, vuole alzare qualcosa al cielo con questa maglia.

 

Quest’anno sarà possibile?

Perché no? Chi ben comincia…

 

 

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