CONSIGLI “BABY” – Tonny Vilhena, il predestinato

Tonny Vilhena (Getty Images)
Tonny Vilhena (Getty Images)

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

 

L’Eredivise è un campionato snobbato dalla stragrande maggioranza del popolo del pallone. In realtà l’Olanda è la patria dei più grandi calciatori di sempre, e i settori giovanili delle varie squadre continuano a sfornare talenti purissimi. Uno di questi si chiama Tonny Trindade de Vilhena, prodotto della Feyenoord Rotterdam youth academy. “Guarda caso” il suo agente è Mino Raiola, uno che è sempre in anticipo rispetto a noi comuni mortali. Olandese, classe 1995, diciannove anni appena compiuti e titolare fisso del Feyenoord con cui ha un contratto fino al 2016. E’ già nel mirino dei migliori club d’Europa, ma nessuno, finora, ha provato a farsi avanti. La sua valutazione si aggira intorno ai cinque milioni, ma ogni partita che passa aumenta sempre di più. Perchè non prendere esempio dal mitico Mino e anticipare tutti e tutto?

 

BIOGRAFIA – Nasce il 3 gennaio 1995 in Maassluis nell’Olanda meridionale da padre di origine angolana e madre olandese. Come detto in precedenza, cresce nella prestigiosa Feyenoord Rotterdam youth academy che ha tirato su innumerevoli giocatori. Dopo nove anni (dal 2003 al 2012) entra in prima squadra e debutta alla tenerissima età di 17 anni contro il VVV-Venlo. Segna il suo primo goal da professionista all’AZ Alkmaar  il 25 novembre 2012, mentre il 3 febbraio dell’anno successivo entra di diritto nella storia del Feyenoord: diventa il più giovane calciatore (18 anni e 31 giorni) a siglare una doppietta nel 3-1 al Willem II. In nazionale, è stato il pilastro dell’under-17 olandese che ha portato a casa due Europei consecutivi (2011 e 2012), ha messo a segno un goal al debutto con l’under-21 e il 6 marzo 2013, a 18 anni, è stato convocato dalla nazionale maggiore.

 

CARATTERISTICHETonny Vilhena è un predestinato. A 19 anni gioca come un veterano. E’ un centrocampista completo, che funge sia da regista sia da mezzala, e all’occorrenza anche da trequartista. Con la palla fra i piedi sa sempre cosa fare: è dotato di un sinistro magico per precisione e forza. Ricama assist deliziosi (per info chiedere all’italiano Pellè) e trova sempre gli spazi giusti per inserirsi in zona offensiva. Quello che impressiona maggiormente è la sua facilità di corsa: questo gli permette di esprimersi al meglio nel suo ruolo e poter dare una mano anche in copertura. La personalità non gli manca: nonostante i 19 anni, spesso prende in mano la squadra avendo a disposizione la fiducia dei compagni. Certo, ha ancora tanto da imparare, ma ha ancora tutta una carriera per farlo. Il tempo (e Raiola) è dalla sua parte.

 

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