GLI AVVERSARI – La neopromossa che sogna in grande: l’Hellas spettacolo di Mandorlini

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

 

Una prima parte di campionato perfetta o quasi. Quinto posto, bel gioco e concretezza. E stiamo parlando di una neopromossa. Questo è il Verona. Una squadra costruita in maniera perfetta in estate: grazie allo splendido lavoro di Sogliano, sono arrivati giocatori di altissimo livello e tutti funzionali al progetto di Mandorlini: ad esempio Juan Manuel Iturbe, talento argentino ricercato dai più grandi club europei. Ma l’Hellas è riuscito a strapparlo alla concorrenza con la formula del prestito dal Porto. La base dello scorso campionato di Serie B non è variata: Rafael, Maietta, Jorginho, Hallfreðsson e Juanito Gomez non hanno avuto troppi problemi ad ambientarsi nella massima serie dopo anni di cadetteria e serie minori. E questo ha sicuramente aiutato il tecnico Mandorlini nella gestione tecnica e tattica della squadra. I nuovi si sono integrati alla perfezione, quasi come un puzzle completato, non a caso, con i pezzi giusti. Dal centrocampo in su tutti hanno abilità tecniche superiori alla media, e con l’intramontabile Luca Toni lì davanti sempre pronto a metterla dentro: si tratta di una seconda vita per il bomber ex Fiorentina, che sta dimostrando al mondo del calcio di poter ancora dare tanto, nonostante la “tenera” età di 36 anni. In sedici presenze ha messo a segno nove goal, gli ultimi due a Udine nella vittoria per 3-1 dell’Hellas. Una vittoria significativa perchè ha sottolineato la forza di questa squadra anche fuori le mura amiche del “Bentegodi“: in casa, oltre alla sconfitta nel derby contro il Chievo, non ha mai perso. E sembra ancor più devastante (per info chiedere alla Lazio). Benitez dovrà tenere conto di questo aspetto, ma c’è un dato confortante: contro le prime della classe il Verona non ha mai vinto. Manca solo il Napoli.

 

COME GIOCAMandorlini mette in campo il suo 4-3-3. In porta Rafael. In difesa Moras e Maietta, con Cacciatore e Agostini sulle fasce rispettivamente a destra e a sinistra. Il trittico di centrocampo guidato dallo splendido Jorginho (cercato da grandi club italiani e non), affiancato dall’instancabile Romulo e Hallfreðsson. In attacco il tridente delle meraviglie con Iturbe, Gomez e Luca Toni. Questa è la formazione che dovrebbe scendere in campo contro il Napoli. E’ una squadra che predilige giocare palla a terra, e gli interpreti di centrocampo (Jorginho su tutti) lo permettono. Nei momenti di difficoltà, però, non manca il lancio lungo in direzione Toni che può far salire la squadra o puntare la porta giocando insieme ai due esterni d’attacco. Attenzione al colpo di genio di Iturbe. Una partita davvero complicata per il Napoli: contrastare una squadra che gioca sulle ali dell’entusiasmo e ha diversi punti di forza non è mai facile. Ma la superiorità degli azzurri c’è e deve emergere soprattutto in queste occasioni. La giocata del singolo potrebbe rivelarsi fondamentale: il Pipita è avvisato.
La rivalità fra Napoli e Verona è risaputa. Esiste dai tempi di Maradona e sembra destinata a continuare ancora per molto tempo. Domani si affronteranno due squadre bellissime, che fanno del calcio spettacolo la loro forza. Auguriamoci di commentare solo i fatti prettamente calcistici, ovvero quello che ci interessano di più. E nient’altro. 

 

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