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di Antonio Izzo
Non c’è Lazio, Roma o Atalanta che tenga. La rivalità più sentita dal popolo di fede azzurra è quella con Verona. L’Hellas! Non un “surrogato” senza tifoseria come può essere il Chievo. Storicamente perfino la Juventus non tiene testa, anche se, per ovvi motivi, la rivalità con i bianconeri negli ultimi anni è stata la prima in assoluto. I tifosi del Napoli lo hanno fatto capire anche con lo striscione esposto al San Paolo nel corso dell’allenamento a porte aperte: “Rabbia, cattiveria e sudore. Domenica non è una partita ma una questione d’onore“. Rivalità sportiva, nata negli anni ottanta, anche se un decennio prima il Napoli di Savoldi aveva rifilato un sonante 4-0 in finale di Coppa Italia ai gialloblù, conquistando per la seconda volta il trofeo.
Rivalità sfociata in qualcos’altro, purtroppo, per le becere “differenze territoriali rimarcate”. Rivalità ideologica, rivalità politica per le “Leghe” esistenti e in ultimo rivalità sportiva. Purtroppo il razzismo è diffuso, inutile negarlo. Striscioni del tipo “Benvenuti in Italia”, (per non dire altro) rivolti ai napoletani in trasferta a Verona, sono stati quanto di più becero potesse esserci nel calcio nostrano. E ancora insulti, scontri violenti e tanto altro. Le frange più estremiste delle tifoserie purtroppo vivono di ciò, quelle più pacifiche sanno prendere quanto di più ironico e sportivo vi può essere dalla rivalità tra i più violenti. “Giulietta è na zoccola”, l’ironica risposta napoletana rimasta nelle menti di tutti, nel campionato del 1996.
Nel corso della rubrica ‘RIVALITA’ STORICHE’, abbiamo analizzato in sei puntate quelli che sono state le sfide più memorabili tra Verona e Napoli, comprese quelle giocate sugli spalti a suon di cori e striscioni. Il tutto raccontato anche dalla voce del protagonista assoluto, drammaturgo delle sfide tra azzurri e gialloblù degli anni ’80. Memorabili alcune frasi di Diego Armando Maradona sull'”accoglienza” riservata a Verona al Napoli ed ai suoi tifosi. Grazie al suo leader la squadra azzurra riesce a far sentire la sua “risposta” sul campo. Ma la”genialata” arriva nel 1996, con l’ormai celeberrima risposta al razzismo dei veronesi che si erge dalla curva: “Giulietta è na zoccola“. Questo il bentornato del Napoli al neopromosso Hellas, con tanto di sconfitta rifilata al minuto 93 grazie ad un bolide di Mauro Milanese. La storia è fatta di vendette e controvendette. Sportive si intende, anche se quella del 2001 a Parma ha veramente poco di sportivo. Un presunto illecito, mai indagato a fondo, che infligge uno dei primi colpi di grazia al Napoli fino al suo fallimento. E’ il famoso Parma-Verona, due società nell’orbita di Calisto Tanzi, come accusa Corbelli: non viene mai creduto, o meglio non gli si vuole credere e tutto va nel dimenticatoio a danno del Napoli, già malato e definitivamente fallito qualche tempo dopo. Nel 2007 l’ennesima controvendetta in quello che resta l’ultimo confronto assoluto tra le due squadre. Il Napoli ipoteca il ritorno in serie A, il Verona quello in Lega Pro.
Gli scaligeri dopo 6 anni tornano nel massimo campionato anche per giocare la sfida storica con gli azzurri. I tempi sono cambiati, ma purtroppo certe idiozie ci tocca ancora sentirle al giorno d’oggi, segno che a qualcuno manca ancora quella qualità che caratterizza il popolo napoletano: l’ironia. La rivalità, comunque, resta e resterà per sempre. Che sia sempre e solo quella sportiva.
Ecco la lista, con relativi link a videoarticoli, delle sei puntate della rubrica RIVALITA’ STORICHE:
CLICCA PER LEGGERE LA PRIMA PUNTATA DI RIVALITA’ STORICHE (1984)
CLICCA PER LEGGERE LA SECONDA PUNATA DI RIVALITA’ STORICHE (1986)
CLICCA PER LEGGERE LA TERZA PUNTATA DI RIVALITA’ STORICHE (1985)
CLICCA PER LEGGERE LA QUARTA PUNTATA DI RIVALITA’ STORICHE (1996)
CLICCA PER LEGGERE LA QUINTA PUNTATA DI RIVALITA’ STORICHE (2001)
CLICCA QUI PER LEGGERE LA SESTA PUNTATA DI RIVALITA’ STORICHE (2007)
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