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E’ diventato un vero e proprio giallo l’infortunio di Valon Behrami. Il giocatore su twitter ci è andato giù duro contro chi ha divulgato notizie sulle sue condizioni (CLICCA QUI PER LEGGERE IL TWEET DI BEHRAMI). In attesa di avere un quadro completo della situazione e quindi di un comunicato societario, attraverso i microfoni di ‘Radio Crc’, il dottor Piero Volpi, specialista in Ortopedia e Traumatologia ed ex medico sociale dell’Inter, ha detto la sua, parlando anzitutto delle troppe partite nell’arco di una stagione: “Nel calcio di oggi si gioca troppo. Da tempo, anche come Associazione Calciatori tendiamo a chiedere alle Istituzioni di porre maggiore attenzione anche nella compilazione dei calendari perché le squadre che disputano tante competizioni ad alti livelli sottopongono i giocatori a stress eccessivi per ciò che concerne la densità delle partite. È un male del calcio moderno dettato da fattori di business”
In merito alla situazione di Behrami: “Non sono a conoscenza del quadro clinico del giocatore. Basandomi sulla mia esperienza, dico che se la diagnosi è una distrazione dell’alluce, la tendenza è non ricorrere all’operazione chirurgica. Sono d’accordo col professor Mariani e fare fisioterapia e eventualmente utilizzare delle cerottature credo possa essere la soluzione. Molti giocatori hanno piccoli traumi, ma si riesce a metterli in campo in poco tempo. Certo, un colpo o un pestone potrebbe far riaffiorare il dolore, ma se non ci sono frattura opterei per un trattamento fisioterapico e con una buona protezione si agisce direttamente sulla cerottatura delle dita. Ricordate Van Basten? Il giocatore volle farsi operare, mentre i medici dicevano il contrario, ma poi tutti sappiamo come è finita la vicenda. Secondo me bisogna capire bene se il giocatore psicologicamente riesce ad allenarsi e giocare senza andare verso l’operazione. Bisogna agire sul convincimento del giocatore”.
A.I.