Pronti, partenza, via: inizia ufficialmente la sessione di riparazione. Con gli acquisti giusti si può puntare a un trofeo
di AntonioPapa (DaiCalcio @PapalePapale)
In questi ultimi vent’anni, da quando è stato istituito, il mercato di gennaio ha reso parzialmente valido anche per il calcio il famoso proposito per l’anno che va ad iniziare. Anno nuovo, vita seminuova, potremmo dire parafrasando il noto detto. Già, perché il mercato di riparazione non consente sterzate violente né acquisti roboanti, salvo sporadici sussulti in stile-Balotelli. Ecco, proprio per questo motivo la congiuntura è perfetta per il Napoli, che non ha da rifondare ma semplicemente da sistemare alcuni reparti in difficoltà, per poi riprendere a sognare fin da subito dopo l’agrodolce chiusura di 2013.
CAMBIANAPOLI – Dai tre tenori ai tre puntelli, come cambia la vita in pochi anni. In meglio, per fortuna. Negli anni scorsi si parlava di “tenori” in quanto quei tre (Hamsik, Cavani e Lavezzi, poi andato via) erano le punte di diamante di una squadra di onesti mestieranti. Ora la situazione si è ribaltata: i diamanti sono in maggioranza, al punto che ora lo stesso Hamsik è diventato uno dei tanti, e quindi i mestieranti sono diventati i punti deboli. Tre posizioni dello scacchiere di Benitez hanno palesato una criticità tale da imporre un’emergenza: terzino, difensore e centrocampista centrale. Stupido fare nomi, dal momento che le strade del mercato possono cambiare da un momento all’altro e per ogni acquisto non è finita finché non è finita. Al massimo si possono esprimere dei desideri, sperando che la Befana sappia il fatto suo. E allora giochiamo. Montoya (o D’Ambrosio), Agger (più di Skrtel) e Xabi Alonso, più che Mascherano. Ma sono desideri, appunto, nulla più. Alla fine potremmo ritrovarci con Antonelli e Gonalons, ma prima dei tweet presidenziali perché non sognare un po’?
SOGNI DI RIPARAZIONE – Insomma, a fare i disfattisti non ci si guadagna nulla, a parte un’eventuale ragione a posteriori che però vale meno di zero. E allora facciamo gli ottimisti e pensiamo positivo. L’Europa League e la Coppa Italia nel 2014 partono praticamente da zero, quindi si può dire che il Napoli potrà affrontarle con la squadra che saprà fare a gennaio. Più difficile il campionato, dove il passo tenuto dalla Juve è stato devastante, togliendo ogni speranza a chi rincorre. Eppure il trend juventino – davvero fuori da ogni calcolo e probabilità – non può essere questo per sempre. Inoltre ai bianconeri mancano diversi scontri diretti, fra cui l’appuntamento al San Paolo. Mettiamo che quel 30 marzo Conte arrivi con un non irrealistico +5 nella tana del ciuccio. In caso di vittoria di Benitez si andrebbe a -2 dalla capolista, e lì poi può succedere davvero di tutto. Insomma, Europa League e Coppa Italia, e mettiamoci anche un lumicino di Scudetto. Nella meno rosea delle opzioni di vittoria si eguaglia Mazzarri, ma con un po’ di cosine al posto giusto si può eguagliare o addirittura superare la Storia. Dall’anno duemilatredici a quello duemilacredici, il passo è breve e sta tutto nel mercato di riparazione. Sognare non costa nulla e fa alzare l’asticella dei desideri, di conseguenza quella degli obiettivi. Che dite, ci crediamo?
LA CANZONE – Bob Marley – “Three little birds”
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