L’ex moglie di Maradona choc: “Diego jr non è suo figlio”, Sinagra non ci sta: furiosa diatriba

 

Se i successi in campo e la genialità sono oltremodo riconosciuti e sotto gli occhi di tutti, lo stesso non si può dire delle questioni private. Soggetto in questione El Pibe de Oro, Diego Armando Maradona. Da anni, infatti, si discute sulle circostanze intorno alla nascita ed alla paternità di Diego Armando Maradona Jr, che l’argentino ha messo al mondo con Cristiana Sinagra ma che non ha mai riconosciuto. Nel corso della trasmissione condotta da Barbara D’Urso, Domenica Live, Diego jr è intervenuto con sua madre a commentare ancora una volta la vicenda, in questa occasione in filo diretto con l’ex compagna e moglie del fuoriclasse argentino, la signora Villafane: “Io non ho niente contro sua mamma, lui la difenderà sempre, come i miei figli difenderanno sempre me. Questa non è una guerra, io non sono nessuno. Mi hanno chiamato a telefono per risolvere le cose: sua mamma l’ho conosciuta a casa mia, che vendesse vestiti o non li vendesse non c’è niente di male. Che sia chiaro: non voglio litigare, dico solo che non si fa così. Questa cosa deve finire: lui sa bene chi è suo padre. Fra tutti c’è qualcuno mente”. Menzogne, tutte menzogne, secondo l’ex donna del Pibe, ma il ventitreenne risponde subito: “Me lo disse a Fiuggi: “Io so che tu sei mio figlio, ma non lo posso dichiarare alla stampa”. Lo disse anche a mio nonno: “Sì, è mio figlio”.  All’inizio fa arrabbiare, ma poi capisci che queste persone si commentano da sole”, escludendo anche che sua madre abbia avuto mai qualcosa a che fare con la suddetta signora. Interviene allora la Sinagra, che lapidaria ribadisce: “Diego è figlio di Maradona, ho vinto una battaglia legale, ho testimoni e prove, punto. Forse lei vuole farmi passare per quella che non sono, quella che è andata a casa sua per “rubare” il fidanzato. Io ho iniziato all’epoca una storia con Diego perché sapevo che era libero. Ma sono chiacchiere, la cosa che più mi importa è mio figlio” e Diego jr lancia la sfida con la stessa caparbietà che in campo aveva il padre: “Mio padre non si è presentato al test del DNA. Io non ho paura potrei farlo anche adesso”. D’altronde la somiglianza tradisce il resto.

S.U.

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