Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto Lorenzo Insigne, il quale, dividendosi tra obiettivi e sogni, ha tirato un bilancio del 2013 di Benitez e lanciato un occhio al futuro: “Il mio sogno? Diventare capitano del Napoli”.
BILANCIO – Circa l’annata che sta per terminare, il giocatore azzurro dice: “E’ stato un buon 2013. Ricordo con piacere il gol fatto al Borussia Dortmund. Fuori dal campo ho avuto tante soddisfazioni: dal matrimonio alla nascita di mio figlio, sono cose che non dimenticherò mai. Lo scorso anno abbiamo disputato un grande campionato, siamo arrivati secondi e ce la siamo giocata fino alla fine contro la Juventus che, però, aveva un organico più competitivo del nostro”.
TRA MAZZARRI E BENITEZ – Insigne è uno dei giocatori che ha vissuto il passaggio del testimone tra i due tecnici, che ha vissuto in questo modo: “Hanno un diverso modo di preparare le gare. Mazzarri caricava di più, Benitez è più tranquillo. Sono due allenatori diversi sotto il profilo del modulo e della mentalità. L’eliminazione dalla Champions League è stata molto dura. Non ho mai visto una squadra eliminata con dodici punti. C’è rammarico, ma c’è anche la consapevolezza che abbiamo dato tutto fino all’ultimo minuto dell’ultima partita”.
OBIETTIVI FUTURI – Infine l’azzurro lancia uno sguardo al domani, elencando desideri ed obiettivi: “Se mi manca il gol? Per un attaccante fare gol è importante, ma io sto tranquillo perché più lo cerchi e più non arriva. L’importante per me è essere a disposizione della squadra e dell’allenatore. Al momento siamo dietro alla Roma e alla Juventus ma noi ce la giocheremo fino alla fine con tutti perché i conti si fanno solo alla fine. Vorrei diventare un giorno il capitano del Napoli ma so che davanti ho gente come Hamsik e Maggio. Spero di restare qui il più a lungo possibile e vestire un giorno quella fascia. Cosa mi aspetto dal 2014? Qualche gol importante e far parte dei convocati per il Mondiale in Brasile“.
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S.U.