Calcioscommesse, Mauri: “Fango vergognoso. Ecco cosa è successo realmente”

 

“Sono innocente”: Stefano Mauri torna a parlare della squalifica per ilcalcioscommesse. Dopo lo sfogo su twitter di due giorni fa, il centrocampista della Lazio ribadisce la sua estraneità ai microfoni di ‘Sky Sport 24’. “Adesso è arrivato il momento di parlare, perché io non ce la faccio più, non posso andare avanti così. Quello che è stato fatto nei miei confronti ha dell’assurdo, è vergognoso: tutto il fango buttato sulla mia persona adesso è troppo. Domenica, addirittura, nei due quotidiani nazionali più importanti sono apparsi articoli che dicevano che Bazzani avrebbe dichiarato di avermi incontrato in un ristorante addirittura con due accompagnatrici durante una cena, nella quale avremmo parlato di scommesse sul calcio. Ho chiesto ai miei avvocati di verificare questa circostanza, e loro si sono documentati e hanno visto che Bazzani ha dichiarato di avermi conosciuto in un ristorante durante una cena, e parlavamo di vari argomenti. C’era altra gente, ma soprattutto non parlavamo di scommesse illecite sul calcio”.

“Dalla Procura di Cremona sono sempre stato dipinto come Al Capone, come un gangster, e ancora oggi vengo dipinto così, non so per quale motivo. Casualmente ogni volta che c’è un appuntamento importante per me davanti alla giustizia sportiva esce sempre una notizia dalla Procura di Cremona: una volta può essere un caso, due non lo so. Sta di fatto che ancora adesso sono in attesa di giudizio, sta di fatto che sono passati cinque mesi nei quali non ho potuto giocare, sta di fatto che dopo due anni non c’è ancora una prova che sia una su di me. Non so se esistano dei precedenti in cui un Pm con indagini ancora in corso abbia rilasciato un’intervista su una persona indagata: non sto qui a giudicare, non sono io a dover giudicare, ma sta di fatto che è avvenuta proprio nel momento cruciale dei miei ricorsi nella giustizia sportiva”.

“Sono talmente tranquillo che non ho alcun problema, anzi: spero che questo incidente probatorio finisca in fretta, perché nel mio computer non ho niente da nascondere. Zamperini era ed è libero di parlare con chi vuole, di essere in contatto con chi vuole: io so l’argomento dei nostri messaggi, e non è certo l’alterazione di partite o le scommesse illecite. Stavamo organizzando le vacanze perché di lì a poco saremmo andati a Formentera, e parlavamo anche di un altro viaggio che avremmo dovuto fare dopo Lazio-Genoa, e di cose di cui parlano tutti. Zamperini con me parlava di vacanze, con Ilievski di affari suoi. Non per forza rispondeva a un messaggio mio parlando con Ilievski e viceversa. Perché ci sentiva a breve distanza l’uno dall’altro? Quando scrivi un messaggio, nell’attesa, guardi altri messaggi, rispondi”.

“Io non ho assolutamente mai scommesso sul calcio, solo su basket e tennis. Mi chiedo tutti i giorni come mai sia in questa situazione. Tornando indietro non rifarei tante cose, come prendere la scheda e altre piccole cose, ma io so di non aver fatto nulla di male. Non sono andato contro le regole di questo sport, l’ho sempre detto e continuerò a dirlo; detto questo sono due anni che va avanti questa storia. Speriamo che finisca presto, e speriamo soprattutto di poter tornare a giocare il prima possibile”.

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