di Vincenzo Matino (Twitter: @VincenzoMatino)
L’annata è di quelle buone: 1975-1976. E’ il secondo anno del ‘triennio Vinicio’, l’allenatore che sta rivoluzionando il modo di intendere il calcio in Italia applicando quella zona mista che farà poi le fortune della grande Olanda di Cruyff. E’ la stagione di ‘Mister due miliardi’, quel Beppe Savoldi che proverà a far dimenticare a suon di gol le prodezze di Clerici, stella del primo Napoli di Vinicio arrivato a soli due punti di distanza dalla Juventus campione d’Italia l’anno precendente. La delusione per uno scudetto perso al fotofinish e un mercato che oltre Savoldi non regala i rinforzi sperati, relega la squadra al quinto posto finale. Di quell’anno non mancano però partite memorabili, come il 3-1 al Cagliari di Riva, ottenuto con una prestazione eccellente di tutta la squadra sotto il punto di vista della qualità e dell’intensità.
Al San Paolo è sorprendentemente il Cagliari a passare in vantaggio nella prima frazione di gioco con una punizione magistrale di Gigi Riva che inganna Carmignani. La rabbia e la voglia di vincere dei ragazzi di Vinicio schiaccia però i sardi nella propria area di rigore per tutto il primo tempo. Nella ripresa il muro difensivo cagliaritano crolla immediatamente grazie a una rovesciata di cineteca di Massa che regala l’1-1 al Napoli. E’ l’inizio della rimonta. In fase offensiva Riva e Virdis non trovano più lo spunto e la squadra ospite porge il fianco al Napoli. A ribaltare il risultato ci pensa il solito Beppe Savoldi, che con due imperiosi stacchi di testa (specialità della casa) firma la vittoria azzurra per 3-1, mandando in visibilio (altro record di quel Napoli leggendario) i 70.000 abbonati presenti al San Paolo.
NAPOLI-CAGLIARI 3-1
NAPOLI: Carmignani, La Palma, Burgnich, Pogliana, Bruscolotti, Boccolini, Juliano, Orlandini, Massa, Savoldi, Braglia. All. Vinicio
CAGLIARI: Copparoni, Longobucco, Mantovani, Valeri, Roffi, Quagliozzi, Viola, Butti, Gregori, Virdis, Riva. All. Luis Suarez
ARBITRO: Claudio Pieri
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