Le rapine ai calciatori del Napoli sarebbero state orchestrate ad arte dagli ultrà, per punire quelli che avevano rifiutato di partecipare ad eventi da loro organizzati.
Ecco quanto si evince dalle ultime carte del collaboratore di giustizia Salvatore Russomagno, depositate oggi dal pm Anna Frasca al processo per la rapina del Rolex subita un anno fa da Valon Behrami.
L’accusato della rapina, Raffaele Guerriero, è stato infatti riconosciuto dal calciatore svizzero: “Ho una memoria fotografica e ricordo i volti di quelli che mi fanno del male”.
Behrami ha anche chiarito di non aver alcun legame con gli ultrà e di preferire la partecipazione ad eventi solo se organizzati dalla società.
G.A.