di Gennaro Arpaia
Lo abbiamo già scritto: con l’uscita dalla Champions si è chiuso il primo capitolo della nuova era Benitez.
Un’era che, volenti o no, è, anzi era, fortemente legata al Napoli che di Mazzarri fu.
Ed è simbolico che gli azzurri chiudano il loro 2013 al San Paolo, a quattro giorni dalla sfida all’Arsenal, proprio contro il toscano, calato ormai nella realtà interista.
Nessuna azione di gruppo: chi vorrà applaudirlo lo farà, così come chi vorrà fischiarlo, chiedergli un autografo o invitarlo a passare un weekend assieme.
Quello che conta sarà chiuderlo al meglio quest’anno, il che significherebbe solo una cosa: tre punti.
Il San Paolo, d’altronde, si prepara al tutto esaurito: tirava più Mazzarri che Wenger. Strano il calcio.
Ma si sa, Napoli ha sempre avuto un rapporto speciale coi “core ‘ngrato”, anche solo per potergli dire “siamo vivi anche senza di te”.
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