di Vincenzo Matino
Il Napoli di Rafa Benitez annichilisce l’Arsenal di Arsene Wenger, ma il 2-0 e i 12 punti in classifica non valgono la qualificazione.
Rafael 6 – Partita tranquilla per l’estremo difensore brasiliano. Una sola parata su Giroud, poi va in ferie fino a fine gara soprattutto per merito dei suoi compagni di squadra che annichiliscono l’Arsenal.
Maggio 6 – Si divora il gol dell’1-0, ma sia in difesa che in fase offensiva offre una prestazione concentrata e gagliarda.
Albiol 6,5 – Fisicamente perde il duello con Giroud, ma con l’esperienza porta il gigante dei gunners a giocare lontano dalla porta azzurra. Meno elegante del solito, ma concreto e ordinato.
Fernandez 6 – Sbaglia qualche appoggio ma insieme ad Albiol lascia poco spazio alla manovra dei ragazzi di Wenger.
Armero 6 – Clamorosa l’occasione da gol che si divora nel secondo tempo su un’invenzione di Insigne. Sopperisce agli ormai evidentissimi limiti tecnici con tanta corsa e con un’attenzione in fase passiva quanto meno apprezabile.
Behrami 7 – Stoico il guerriero svizzero. In mancanza di Inler si arrangia come può nelle vesti di ‘regista’ e in fase di non possesso corre per quattro. Rispetto alle ultime uscite limita il suo raggio d’azione offrendo un maggiore schermo alla difesa. Insostituibile.
Dzemaili 6 – Lo svizzero forma con Behrami un filtro eccezionale a centrocampo lasciando i gunners senza fantasia. Prezioso l’apporto in fase di appoggio alle punte.
Mertens 6 – Il folletto belga corre come un indiavolato per ’90 minuti risultando uno dei migliori sotto il punto di vista dell’impegno. Pecca in qualche occasione di lucidità, ma la prestazione è maiuscola.
Pandev 5,5 – Partita tra luci e ombre per il macedone. Ha un’occasione nel primo tempo per portare in vantaggio i suoi, poi poco altro. Nel secondo tempo è costretto ad uscire per un malanno muscolare. (57’ Insigne 6,5 – Pronti, partenza e via: appena entrato in campo si inventa una palla d’oro per Armero che la spreca malamente. Cambia il ritmo di gara e dà quel quid che manca al Napoli).
Callejon 7,5 – Non è più una sorpresa ormai: lo spagnolo è l’uomo in più in questa Champions League. Corre, scalcia, e calcia. Tantissima la quantità e la rabbia che riversa in campo. All’ultimo minuto trova le energie per inventarsi uno splendido quanto inutile gol in pallonetto.
Higuaìn 7,5 – Quando gira lui, gira tutta la squadra. Il delantero ex Real Madrid si inventa un gol da cineteca con una girata di sinistro che finisce all’angolino. Lotta per 90 minuti e più e le lacrime a fine gara rafforzano il legame che l’argentino ha stretto con questa città.
All. Benitez 7 – Dà una lezione di calcio ai circa 6 milioni di allenatori/tifosi azzurri che nelle ultime settimane avevano mugugnato per qualche risultato negativo. La squadra ruggisce e offre forse la migliore prestazione delle stagione dando un segnale forte alla piazza. L’idea c’è, la qualità c’è. Basta storcere il naso.
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